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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cisternino

Nel bordello tra Mesagne e San Vito nascondeva la figlioletta, sottratta alla madre

OSTUNI – Blitz nel bordello. E in “via dei Campi” c’è anche una bambina. Dai diamanti, canta De Andrè, non nasce niente, dal letame nascono i fior. Oppure storie tristissime come quella venuta alla luce grazie all’attività di indagine che ha consentito agli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza della Città bianca di trarre in arresto un trentasettenne rumeno, Constantin Prundaru, residente a Cisternino: padre senza cuore, marito violento e pappone senza scrupoli.

OSTUNI – Blitz nel bordello. E in “via dei Campi” c’è (anche) una bambina. Dai diamanti, canta De Andrè,  non nasce niente, dal letame nascono i fior. Oppure storie tristissime come quella venuta alla luce grazie all’attività di indagine che ha consentito agli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza della Città bianca di trarre in arresto un trentasettenne rumeno, Constantin Prundaru, residente a Cisternino: padre senza cuore, marito violento e pappone senza scrupoli.

I poliziotti, coordinati dal dirigente Francesco Angiuli, lo hanno arrestato con un pesante fardello di accuse a suo carico: dal sequestro di persona alle percosse, dalla violenza privata allo sfruttamento della prostituzione, solo per citare le ipotesi di reato più pesanti. Nella villetta dove faceva prostituire due ragazze romene, aveva deciso di nascondere anche la figlioletta, di appena 5 anni, sottratta l’estate scorsa, con la forza, alla madre, sua ex compagna, che separatasi dal trentasettenne s’era rifatta una vita e una nuova storia d’amore, trasferendosi a Ostuni, con la bambina (ricevuta in affidamento) e l’ombra del marito sempre alle costole, materializzatasi in tutta la sua violenza alla fine dello scorso mesi di agosto.

La donna, di rientro dal mare, era appena scesa dal pullman con la sua piccola. L’uomo le si avvicinò, strappandole dalle braccia la piccina. E prima di allontanarsi, le fece anche una solenne promessa: “Se non accetti di vendere il tuo corpo, scordati di rivedere tua figlia. Presto la riporterò in Romania”. Nel frattempo, però, l’aveva affidata alle cure di una meretrice: una giovane di 28 anni (M. L.) sua nuova fiamma, che al contrario della mamma della piccina, nel cedere alle lusinghe dell’uomo non si era tirata indietro di fronte alla proposta indecente, accettando così di prostituirsi e consentendo all’uomo di beneficiare di un giro di affari a luci rosse che pare ammontasse a diverse migliaia di euro.

Quando gli agenti, che da alcune settimane erano sulle tracce dell’uomo, hanno fatto irruzione nel bordello (allestito in un villino in contrada Campi, lungo la provinciale Mesagne-San Vito dei Normanni), avevano ipotizzato di trovare lì anche la piccola ma speravano, per lo meno, che avessero premura di tenerla a debita distanza dalle stanze del piacere. Ed invece la piccina circolava tranquillamente in casa, lì dove le due rumene da alcune settimane avevano iniziato a ricevere un numero sempre crescente di clienti focosi, catturati con la tecnica dell’annuncio sulla stampa e sui siti internet per adulti.

Al momento dell' irruzione, il rumeno era appena arrivato, con il carico di provviste: alimenti ma anche arnesi da lavoro (confezioni di preservativi, biancheria intima, schede telefoniche). Tutto l’occorrente, dunque, perché il letame potesse fiorire attorno all’ignara piccina, che a margine dell’operazione della polizia e su disposizione del Tribunale dei Minori è stata trasferita in un posto sicuro ed affidata per il momento alle cure del personale socio-sanitario, in attesa di poter riabbracciare la sua mamma. L’uomo, invece, al termine delle procedure di rito, è stato tradotto presso il carcere di Brindisi, a disposizione del Pubblico ministero di turno, Antonio Costantini. L’attività investigativa, intanto, non si ferma. Gli inquirenti, infatti, intendono appurare ulteriori complicità nella gestione della casa a luci rosse e nel sequestro della piccola.

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