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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Nel pozzo per tre giorni, poi i pompieri

SAN PIETRO VERNOTICO – Sono stati i suoi guaiti insistenti e continui ad attirare l'attenzione di due ragazzi che stavano facendo jogging nelle campagne di contrada Pallitica a San Pietro Vernotico, nei pressi della zona 167. Ed è stata lei stessa a farsi salvare dopo essere caduta in un pozzo situato in un edificio abbandonato, che un tempo era sede di una fabbrica mattoni vibrocompressi. Protagonista di questa storia a lieto fine una cagnetta meticcia di tre anni.

SAN PIETRO VERNOTICO – Sono stati i suoi guaiti insistenti e continui ad attirare l'attenzione di due ragazzi che stavano facendo jogging nelle campagne di contrada Pallitica a San Pietro Vernotico, nei pressi della zona 167. Ed è stata lei stessa a farsi salvare (video) dopo essere caduta in un pozzo situato in un edificio abbandonato, che un tempo era sede di una fabbrica mattoni vibrocompressi. Protagonista di questa storia a lieto fine una cagnetta meticcia di tre anni.

A riportarla alla vita, questa mattina, i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi che hanno operato con il personale dei corpi speciali Nbrc (nucleare biologico chimico radiologico) e Saf (Speleo Alpino Fluviale).

Da quanto è stato accertato dal medico veterinario dell'Asl di Brindisi, Domenico Gernone, giunto sul posto per prestare le prime cure, la cagnetta non mangiava da tre giorni. Non si è potuto appurare, però, da quanto tempo fosse caduta in quel pozzo sperduto di contrada Pallitica. Il veterinario non esclude che vi sia stata gettata da qualcuno.

La cavità del pozzo, all'arrivo dei primi soccorritori, era coperta da una grossa colonna di cemento che lasciava un varco della stessa dimensione della cagnetta ma proprio per questo sembrerebbe improbabile che vi sia precipitata da sola. Il vigile del fuoco calatosi all'interno del pozzo per prelevarla, però, all'interno di quel buco oscuro ha trovato una carcassa di animale, probabilmente di un cane, e si ritiene, quindi, che la cagnetta, sia stata attirata dall'odore dell'animale.

La meticcia avrebbe fatto quella stessa fine se questa mattina dalla zona in cui si trovava il pozzo in cui era precipitata non fossero passati due giovani sanpietrani. Contrada Pallitica si trova all'estrema periferia del paese e non è caratterizzata da abitazioni, è frequentata solo dai contadini che hanno i terreni in quella zona e da chi pratica attività sportiva.

“Abbiamo sentito dei guaiti in lontananza e ci siamo subito messi alla ricerca di quel cane che chiedeva aiuto – raccontano i due che preferiscono conservare l'anonimato – non è stato facile trovarla, il pozzo in cui era precipitata si trova in un immobile abbandonato e non è facilmente visibile, abbiamo solo seguito i suoi lamenti, non c'era altro che poteva aiutarci a individuarla”.

Non appena però i due hanno capito che cosa era successo, non hanno esitato un solo istante a chiamare i vigili del fuoco. Sul posto si sono portate le squadre specializzate per questo genere di intervento. Nel frattempo è stato anche contattato il medico veterinario dell'Asl.

Dopo diverse peripezie la cagnetta è stata portata nuovamente alla luce. Non è stato facile acchiapparla. A causa del forte lezzo emanato dalla carcassa che c'era in quel pozzo il vigile del fuoco che l'ha prelevata, ha dovuto indossare tuta e maschera antigas.

La cagnetta è stata subito presa in consegna dal veterinario: “E' disidratata e non mangia da tre giorni le verrà fatta una flebo e nutrita a poi ricoverata nel canile di Torchiarolo - precisa il dottor Gernone – non sono convinto che sia caduta da sola”.

La meticcia non ha il microcip, il dispositivo che permette di rintracciare i padroni, ma ha un collare. Lo stabile in cui è stata trovata apparteneva a un geometra che circa vent'anni fa si tolse la vita. Attualmente è abbandonato e sede di discariche di ogni genere.

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