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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Netturbino infedele: ruba il gasolio e perde il lavoro

OSTUNI - Si gioca il posto di lavoro, per 40 litri di gasolio. Denunciato per furto e licenziato in tronco. Una bravata pagata a caro prezzo, quella commessa da un netturbino di Ostuni (A. L., 56 anni), dipendente della società “Enerambiente” (impresa appaltatrice in città del servizio di Igiene urbana).

OSTUNI - Si gioca il posto di lavoro, per 40 litri di gasolio. Denunciato per furto e licenziato in tronco. Una bravata pagata a caro prezzo, quella commessa da un netturbino di Ostuni (A. L., 56 anni), dipendente della società “Enerambiente” (impresa appaltatrice in città del servizio di Igiene urbana).

Sabato scorso, poco dopo aver preso servizio, piuttosto che dirigersi presso l’area del mercato settimanale, lo spazzino si sarebbe dato alla macchia, a bordo del mezzo di servizio. Gli agenti del locale commissariato di polizia, allertati dalla direzione di “Enerambiente” (da tempo insospettita dagli strani spostamenti del netturbino infedele), si sarebbero messi sulle sue tracce. Così da lì a poco lo avrebbero beccato tra la macchia mediterranea al largo di Villanova, impegnato a risucchiare carburante dal serbatoio del proprio automezzo.     

A. L. aveva stazionato il grosso camion-spazzatrice e, utilizzando un tubo flessibile in gomma, in dotazione alla stessa macchina operatrice, aveva travasato dal serbatoio circa 40 litri di gasolio, fatti confluire in un bidone. Tanto la tanica quanto gli arnesi per effettuare l’operazione galeotta sono stati immediatamente recuperati dai poliziotti.

Colto sul fatto, dopo un primo tentativo finalizzato a disfarsi del contenitore colmo di carburante,  l’autista non ha potuto che arrendersi all’evidenza, confessando agli agenti le proprie responsabilità.

Le indagini proseguono per accertare eventuali,  ulteriori responsabilità.

Condotto in commissariato, il netturbino è stato formalmente identificato ed ha inteso nominare, quale difensore di fiducia, l’avvocato Luca Marzio.

Ma per lui, denuncia a piede libero a parte, la tegola più dura sarebbe arrivata poche ore dopo. Inevitabile e conseguente, infatti, il provvedimento assunto dalla società. Con telegramma a firma dell’Amministratore Delegato di “Enerambiente s.p.a.” gli è stato formalmente comunicato il licenziamento.

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