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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Niente perizia psichiatrica su stragista

BRINDISI - La Corte d’Assise di Brindisi poco fa ha rigettato la richiesta di sottoporre ad una perizia psichiatrica di ufficio Giovanni Vantaggiato, il commerciante di carburanti di Copertino autore dell’attentato del 19 maggio scorso davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, in cui perse la vita la studentessa Melissa Bassi. L’istanza era stata presentata dal difensore Franco Orlando nella prima udienza del processo, giovedì scorso, e la Corte si era riservata di decidere.

BRINDISI - La Corte d’Assise di Brindisi poco fa ha rigettato la richiesta di sottoporre ad una perizia psichiatrica di ufficio Giovanni Vantaggiato, il commerciante di carburanti di Copertino autore dell’attentato del 19 maggio scorso davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, in cui perse la vita la studentessa Melissa Bassi. L’istanza era stata presentata dal difensore Franco Orlando nella prima udienza del processo, giovedì scorso, e la Corte si era riservata di decidere.

Secondo la difesa di Vantaggiato, l’imputato non sarebbe in grado di stare a processo nella pienezza delle facoltà mentali, e – secondo quando si rileva nella perizia di parte firmata dal criminologo Francesco Bruno e dalla psicologa Maria Pia Di Giovanni – al momento della progettazione e dell’esecuzione dell’attentato non era in grado di intendere e di volere. Da qui la richiesta di una perizia disposta dalla Corte d’Assise di Brindisi, che però stamani l’ha respinta.

La Corte d’Assise di Brindisi si e’ invece riservata di decidere sugli accertamenti chiesti sempre dal difensore di Giovanni Vantaggiato per appurare l’imputabilita’ del 69enne di Copertino e quindi la sua capacita’ di intendere e volere nei due attentati di cui risponde nel processo: quello compiuto davanti alla scuola Morvillo Falcone il 19 maggio 2012 e il precedente, il 24 febbraio 2008, a Torre Santa Susanna (Brindisi) nei confronti di Cosimo Parato.

La Corte ha inoltre sospeso i termini della custodia cautelare, ed ha ammesso l’inserimento nel fascicolo processuale su richiesta dei pm e delle parti civili le registrazioni delle intercettazioni ambientali effettuate in carcere, in cui Vantaggiato spiega alla moglie e alle sorelle lam propria intenzione di deperire fisicamente per ottenere la scarcerazione.

Sono presenti stamani in aula, oltre ai genitori di Melissa Bassi e alle altre studentesse ferite nell’attentato, anche le compagne e i compagni di classe della sedicenne perita nello scoppio degli ordigni costruiti e trasportati sul posto dallo stragista, con l’aiuto di compici rimasti ignoti.

Il processo è stato aggiornato per la terza udienza al 31 gennaio, per l'ascolto dei primi testi della pubblica accusa. Sono una ventina le persone che saranno chiamate a deporre. Si tratta di: Gianluca Altavilla, uno dei testimoni chiave che nella notte tra il 18 e il 19 maggio rincasava e disse di aver visto un uomo che trascinava un cassonetto nei pressi della scuola; Francesco Calavita, collaboratore scolastico della scuola Morvillo Falcone; Marcello Caniglia, custode della scuola; Maristella Contestabile, studentessa che si trovava davanti ai cancelli al momento dell’esplosione.

Poi Daniele D’Alessio, operaio Monteco, ditta di raccolta dei rifiuti urbani di Brindisi; Francesco Forleo; Antonio Marrazza, altro dipedente della ditta Monteco; Domenico Muoio, abitante nei pressi della scuola; Cosimo Nardelli, collaboratore scolastico; Oronzo Perrone, operaio Monteco; Teodoro Simmini, figlio del titolare del chiosco dei panini nei pressi della scuola Morvillo; Carmine Taurino, operaio Monteco; Rosa Vitale, centralinista della Morvillo Falcone; Federica Calabretti, passeggera di un pullman che sosto’ poco prima dell’attentato in quei paraggi e poi due dei feriti, Andrea Calo’ e Azzurra Camarda.

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