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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Francavilla Fontana

Non solo droga lungo l’asse Ostuni-Francavilla: blitz nella casa bunker di Canovari

OSTUNI - Possedeva droga e armi. Ma soprattutto temeva le cimici. Cosimo Canovari - 42 anni, personaggio di spicco della criminalità francavillese - nonostante le precauzioni tecnologiche studiate per blindare il suo covo, non è riuscito a sfuggire alla cattura. Certo, i poliziotti del commissariato di pubblica sicurezza della Città bianca non lo hanno beccato all’interno della sua impenetrabile fortezza, protetta giorno e notte da un invidiabile sistema di videosorveglianza. Lo hanno pedinato e bloccato nella tarda serata di ieri nella principale piazza della Città degli imperiali.

OSTUNI - Possedeva droga e armi. Ma soprattutto temeva le cimici. Cosimo Canovari - 42 anni, personaggio di spicco della criminalità francavillese - nonostante le precauzioni tecnologiche studiate per blindare il suo covo, non è riuscito a sfuggire alla cattura. Certo, i poliziotti del commissariato di pubblica sicurezza della Città bianca non lo hanno beccato all’interno della sua impenetrabile fortezza, protetta giorno e notte da un invidiabile sistema di videosorveglianza. Lo hanno pedinato e bloccato nella tarda serata di ieri nella principale piazza della Città degli imperiali.

Una prima perquisizione, qualche grammo di marijuana nelle tasche dei pantaloni e la perquisizione che segue spontanea: è stato proprio il padrone di casa, suo malgrado già in manette, a fare strada agli inquirenti, conducendoli all’interno del suo appartamento bunker: quattro mura su tre livelli, all’interno di una palazzina nella zona 167 di Francavilla Fontana. Lì dove Canovari vive quotidianamente, insieme alla moglie e a due dei suoi tre figli.

Colto nella flagranza dei reati di detenzione a fini di spaccio di ingente quantitativo di sostanze stupefacenti (cocaina e marijuana) e detenzione di un consistente armamento clandestino. Le attività collegate al blitz condotto dagli agenti, coordinati dal dirigente Francesco Angiuli, si sono concluse all’alba, ed hanno consentito la scoperta di un’altra centrale di smistamento della droga, principalmente cocaina e marijuana, dopo quella smantellata nelle campagne di Ceglie Messapica la scorsa estate.

Una cinquantina di involucri di marijuana (per complessivi 100 grammi), un pacchetto in cellophane contenente altri 100 grammi di cocaina. Ma non solo. In casa sono state trovate anche armi e munizioni: una pistola “Zastava”, di fabbricazione slava, calibro 7.65, matricola abrasa, con il caricatore già innescato e il colpo in canna. Pronta per l’uso, insomma. E poi ancora: un paio di caricatori calibro 9x21 e polvere da sparo in gran quantità e varietà: 25 cartucce calibro 9 Parabellum (le stesse che hanno in dotazione le forze dell’ordine) e una ventina di cartucce da caccia, di cui 2 a pallettoni. E tra i cassetti, anche denaro, gli utensili utili al confezionamento della droga (bilancini di precisione, rotoli di cellophane, ed altro).

Affari grossi e allacci pericolosi, quelli che ruoterebbero attorno alla figura del 42enne pregiudicato francavillese, che temeva di essere nel mirino delle forze dell’ordine. E forze non solo. Prova ne sia l’attrezzatura elettronica trovata in casa per bonificare gli ambienti e le autovetture dalle cimici. Un marchingegno, in buona sostanza, utile alla ricerca di microspie.

In carcere, Canovari, c’era finito l’ultima volta cinque anni fa, con l’accusa di estorsione. L’operazione odierna, condotta dal personale del commissariato di Ostuni, è maturata invece seguendo le rotte dello spaccio di droga. Una fitta reti di contatti, lungo l’asse Ostuni-Francavilla. E a tessere le fila, proprio lui, Canovari, che nella Città bianca pare avesse da qualche tempo stretto accordi e maturato affari con personaggi di primo piano della malavita locale.

Alle prime luci del mattino, concluse le perquisizioni e terminita gli accertamenti, Canovari è stato tradotto presso il carcere di Brindisi, a disposizione del pubblico ministero di turno, Antonio Costantini. Ma le indagini, come hanno sottolineato gli inquirenti, sono soltanto all’inizio. Tanti, infatti, i risvolti del blitz che andranno ulteriormente approfonditi, a partire dalla “piccola” ma ingombrante Santabarbara.

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