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Cronaca

Noto attore non paga il conto in un ristorante brindisino: pignoramento

"Non ha ancora pagato il conto del ristorante: sono due anni che aspettiamo che saldi per le cene qui da noi, ma niente. Non è andato a buon fine neppure l'atto di pignoramento perché a Roma, dove vive, l'ufficiale giudiziario non ha trovato nessuno". Dalla gioia di aver visto uno tra i più bravi e noti volti del cinema e della tv entrare nel suo ristorante, all'amarezza

BRINDISI – “Non ha ancora pagato il conto del ristorante: sono due anni che aspettiamo che saldi per le cene qui da noi, ma niente. Non è andato a buon fine neppure l’atto di pignoramento perché a Roma, dove vive, l’ufficiale giudiziario non ha trovato nessuno”. Dalla gioia di aver visto uno tra i più bravi e noti volti del cinema e della tv entrare nel suo ristorante e sedersi al tavolo del suo ristorante, all’amarezza di aver scoperto che proprio lui, una attore conosciuto al grande pubblico (soprattutto femminile) per essere stato protagonista delle serie Incantesimo e per aver indossato la divisa dei carabinieri nella fiction Ris, ha un conto aperto a Brindisi. 

La ricevuta non pagata ammonta a 3.500 euro che, con gli interessi maturati e le spese legali sostenute nel frattempo, è lievitata sino ad arrivare a 4.218 euro e 89 centesimi.

Il titolare di uno dei più noti ristoranti di Brindisi preferisce restare nell’anonimato, per evitare di essere costretto a fare i conti con una valanga di domande dei curiosi, con eco mediatica a cui sembra allergico, e continua a nutrire fiducia nel suo avvocato, Fabio Leoci, del foro di Brindisi, nella convinzione che prima o poi la storia sarà chiusa con un lieto fine: il pagamento del conto. Solo che raggiungere un attore così famoso, non è impresa facile. Anzi. Non ci è riuscito neppure l’ufficiale giudiziario che se n’è tornato in Tribunale a mani vuote.

Stando alla documentazione raccolta e prodotta in Tribunale dal civilista Leoci, tutto ha inizio nel 2013, quando l’attore raggiunge Brindisi per girare un film nel quale ha un ruolo nche da produttore (assieme ad altri): nel periodo in cui è impegnato nella lavorazione con il resto del cast e della troupe, dopo aver lasciato il set cinematografico, si ferma a cenare. Per saldare il conto presenta una cambiale: “Al 30 ottobre 2013 pagherò la somma di 3.500 euro”, si legge.

Il titolo però va in protesto, con sorpresa del titolare del ristorante che ancora conserva alcuni scatti con la star, la quale, sempre in quel periodo, era reduce dal successo della fiction Ris Delitti imperfetti, andata in onda su Canale 5, da cui sarebbero partiti altri lavori del piccolo schermoL'avvocato Fabio Leoci-2.

Di fronte alla scoperta, il ristorante si presenta – cambiale alla mano – dal suo avvocato. E inizia l’azione legale, ancora pendente dinanzi all’Ufficio unico delle esecuzioni presso la Corte d’Appello di Roma. Il primo passo deciso da Fabio Leoci è l’atto di precetto che porta la data del 26 marzo 2014: dieci giorni di tempo per saldare quel che è rimasto sospeso a Brindisi, per una somma che parte dalla “sorte capitale per 3.500 euro, più gli interessi commerciali conteggiati al 30 giugno 2014 per 194,54 più le spese di protesto uguali a 131,90 più i bolli per 16 euro”, per un totale di 3.842,44 euro. A questa somma sono state aggiunte le “spese e i compensi precettuali per 258 euro più il precetto 38,70 più le spese generali 15 per cento per 65,27 più Iva al 22 per cento e cap 4 per cento”, per complessivi 4.218 euro e 89 centesimi.

Nessuna risposta dall’attore che, come si diceva, è anche produttore. Da qui il passo successivo: “esecuzione forzata in suo danno come per legge”. Si arriva al 24 luglio dello scorso anno, data dell’”atto di pignoramento in virtù di una cambiale”, ma anche in questo caso non c’è stato alcun risultato, poiché all’indirizzo indicato come domicilio non è stato trovato nessuno.

E adesso che succede? Che si va avanti con il pignoramento immobiliare per ottenere il pagamento del conto rimasto pendente a Brindisi dal 2013. Magari l’attore neppure è a conoscenza della questione brindisina, visti gli impegni sul set tra grande e piccolo schermo. Magari leggerà l’articolo. Magari ha ragione il ristoratore, convinto che, nonostante tutto, alla fine il pagamento ci sarà. Chissà. L’avvocato Fabio Leoci però non molla.

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