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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Brindisi sempre più punto di approdo di merce tarocca: 10 sequestri in un mese

Un tempo arrivavano soprattutto sigarette. Ma da quando il fenomeno del contrabbando di tabacchi lavorati si è notevolmente ridimensionato, il porto di Brindisi è diventato punto di approdo di prodotti contraffatti di ogni genere, provenienti dall'Albania, paese extra Ue, e dalla Grecia

BRINDISI – Un tempo arrivavano soprattutto sigarette. Ma da quando il fenomeno del contrabbando di tabacchi lavorati si è notevolmente ridimensionato, il porto di Brindisi è diventato punto di approdo di prodotti contraffatti di ogni genere, provenienti dall’Albania, paese extra Ue, e dalla Grecia, paese comunitario. I sequestri effettuati da Ufficio delle dogane e guardia di finanza sono praticamente all’ordine del giorno.

Dall’8 gennaio al 3 febbraio sono stati intercettati 10 carichi di merce tarocca, compresa la spedizione di borse con griffe false arrivata lunedì scorso (1 febbraio). L’8 gennaio sono stati sequestrati 4073 capi d’abbigliamento da uomo di note marche italiane, ,che si trovavano a bordo di un mezzo condotto da un autotrasportatore bulgaro.

Il 9 gennaio sono state sottoposte a sequestro amministrativo oltre 800 biciclette che si trovavano a bordo di un auto- articolato con conducente e passeggero provenienti dalla Bulgaria. Sempre il 9 gennaio, è stato intercettato un carico di 2mila 800 tonnellate di sigarette di contrabbando, con il coinvolgimento di un bulgaro.

Il 18 gennaio, è stata la volta di 24mila 150 pellet contraffatti, che viaggiavano a bordo di un tir condotto da un bulgaro. Il 19 gennaio, sequestrate altre 373 sigarette di contrabbando. Il 21 gennaio, sono stati individuati 30mila 219 giocattoli tarocchi. Il 23 gennaio, è stato denunciato un cacciatore che era arrivato nel porto con 8 specie di volatili protetti.  Il 26 gennaio, altri 23mila 150 pellet contraffatti.

Nel corso della conferenza stampa in cui stamani sono stati forniti dettagli sul maxi sequestro di borse contraffatte, il direttore dell’Ufficio delle dogane di Brindisi, Giovanni Mario Ferente, ha rimarcato come il traffico di prodotti falsi ha quasi soppiantato quello di sigarette.

“In passato – dichiara Ferente – i prodotti sequestrati provenivano soprattutto dai paesi dell’area extra Ue. I sequestri effettuati in questi giorni testimoniano però un aumento dei traffici dai paesi comunitari, fra cui la Bulgaria”. Ferente spiega questo trand “con gli standard inferiori di controllo alle frontiere esercitati dagli omologhi delle dogane di Grecia e Bulgaria”.

Questo dunque comporta un “incremento degli standard di controlli – prosegue Ferente – anche sulla merce comunitaria”. “Gli strumenti per i controlli di cui disponiamo – prosegue il direttore dell’ufficio Dogane – hanno consentito di intercettare rilevanti quantità di traffico illecito, senza condizionare la fluidità del traffico commerciale”. Tutto ciò grazie al ricorso alla scanner, che consente di visualizzare il contenuto di un mezzo di trasporto senza dover necessariamente aprire il rimorchio, e a una banca dati collegata alle aziende che consente di accertare in tempo reale l’autenticità della merce. 

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