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Cronaca

Fontana Tancredi, seconda sentenza del Tar a favore dell'impresa edile

Dichiarata illegittima la sospensione dei lavori da parte della Provincia di Brindisi

BRINDISI - Secondo pronunciamento nel giro di pochi giorni da parte del Tar di Lecce sulla vicenda delle autorizzazioni per il cantiere edile sovrastante la Fontana di Tancredi, e ancora una volta la Provincia di Brindisi esce perdente. Infatti, dopo aver con precedente sentenza stabilito che sono legittimi sia il titolo di proprietà del terreno che l'autorizzazione a costruire rilasciata dal Comune di Brindisi all'impresa, e che il permesso di costruire non doveva essere preceduto dall’autorizzazione paesaggistica in quanto l’area d’intervento rientra tra quelle escluse dall’obbligo di acquisizione del titolo paesaggistico, i giudici amministrativi hanno dichiarato ora l'illegittimità della sospensione dei lavori da parte della stessa Provincia.

"Con sentenza di oggi, relativa al precedente ricorso, condividendo le argomentazioni sostenute in giudizio dai legali dell’impresa, il Tar Lecce ha dichiarato l’illegittimità anche della sospensione dei lavori ordinata dalla Provincia", fanno sapere gli avvocati della EdilMicaletti, pier Luigi e Giorgio Portaluri, e Vincenzo Farina. "Il Tar ha infatti stabilito che quel provvedimento di sospensione è stato adottato dalla Provincia senza alcuna, invece necessaria, verifica preventiva circa la fondatezza delle argomentazioni sostenute dalle associazioni ambientaliste nel proprio esposto".

Il cantiere sovrastante la Fontana di Tancredi in una immagine del 15 novembre-2

"Ancora - aggiungo i legali dell'impresa edile - il giudice ha evidenziato che quella decisione provinciale non reca alcuna chiara indicazione circa le ragioni che avrebbero indotto la Provincia ad arrestare i lavori". Sempre secondo gli avvocati, "la decisione del Tar Lecce rende finalmente evidente che la scelta provinciale di sospendere i lavori è connotata da autonomi profili di illegittimità, in quanto l’amministrazione avrebbe dovuto compiere ben diverse e più approfondite attività istruttorie prima di incidere così pesantemente sull’attività imprenditoriale della ricorrente".

La decisione del Tar di Lecce aveva già provocato la reazione delle associazioni che chiedono la slavaguardia della Fontana di Tancredi, che risale al 1164 e che molto probabilmente sorge sul sito di un precedente e ben più antico abbeveratoio di epoca romana, posto all'imbocco della via Traiana. I fautori della tutela del monumento, che avevano chiesto alla procura di Brindisi di indagare sugli iter autorizzativi, ora annunciano che si rivolgeranno al ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini.

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