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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Nuove accuse per il bomber

BRINDISI - Da oggi Giovanni Vantaggiato, il bomber di Copertino, è formalmente indagato anche per il reato di tentato omicidio pluriaggrato di Cosimo Parato, avvenuto il 24 febbraio del 2008 a Torre S. Susanna, mediante una bici imbottita di esplosivo fatta brillare nello spazio di manovra del condominio di via Panarese, dove Parato risiede. L'esplosione della bomba fu comandata a distanza, come nel caso dell'attentato del 19 maggio scorso davanti alla scuola Morvillo Falcone.

BRINDISI - Da oggi Giovanni Vantaggiato, il bomber di Copertino, è formalmente indagato anche per il reato di tentato omicidio pluriaggrato di Cosimo Parato, avvenuto il 24 febbraio del 2008 a Torre S. Susanna, mediante una bici imbottita di esplosivo fatta brillare nello spazio di manovra del condominio di via Panarese, dove Parato risiede. L'esplosione della bomba fu comandata a distanza, come nel caso dell'attentato del 19 maggio scorso davanti alla scuola Morvillo Falcone.

Sono stati i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana e del Ros di Lecce a notificare stamani alle 10 l'ordinanza di custodia cautelare a Vantaggiato, che si trova in isolamento in una cella del braccio feminile del carcere di Borgo San Nicola, nel capoluogo salentino. Il provvedimento è stato firmato dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Brindisi. Oltre al tentativo di omicidio di Parato, che Vantaggiato ha finito con il confessare in un secondo momento, dopo aver ammesso l'attentato di Brindisi, sono stati ovviamente ipotizzati a carico dell'indagato anche tutti i reati connessi alla detenzione, al trasporto e all'uso di materiale esplodente.

Il pm titolare delle indagini è il sostituto procuratore brindisino Milto De Nozza (aggregato alla Dda di Lecce per il caso del Morvillo). Al momento i fascicoli dei due attentati non saranno unificati. La vicenda assume un valore primario nelle indagini, perchè Vantaggiato continua a sostenere di aver compiuto l'attentato contro la scuola Morvillo Falcone in preda ad uno stato d'animo di forte risentimento contro la giustizia, dovuto alla truffa che avrebbe subito da Parato tra il 2006 e il 2007, circa 342mila euro in forniture di carburanti agricoli mai pagati.

Dal canto suo, Parato , pur condannato assieme ad altri il 19 aprile scorso proprio per quella truffa, su denuncia di Giuseppina Marchello, moglie di Vantaggiato e legale rappresentante della società di carburanti lesa negli interessi, in una conferenza stampa nello studi del suo avvocato, Raffaele Missere, il 20 giugno ha dichiarato di non aver mai truffato il commerciante di Copertino, mentre il suo legale preannunciava ricorso in appello contro la sentenza considerando dubbie le prove esibite dalla Marchello e da Vantaggiato al processo.

Certamente la vicenda è una delle chiavi di lettura per l'attentato alla Morvillo Falcone. E' altamente sospetto il fatto che Vantaggiato abbia tentato di uccidere Parato il 24 febbraio 2008 con la bici imbottita di esplosivo, e che la denuncia contro lo stesso Parato per truffa sia stata sporta dalla moglie di Vantaggiato solo il 27 marzo successivo, quando Cosimo Parato pur in condizioni gravissime appariva ormai fuori pericolo di vita, quindi in grado di parlare. Ed infatti aveva indicato ai carabinieri proprio Vantaggiato come possibile autore dell'attentato. Forse Cosimo Parato, però, non aveva una sola ragione per ritenere il commerciante di Copertino autore del tentativo di omicidio, ma forse sapeva qualcosa in più: come, ad esempio, che Vantaggiato aveva una certa padronanza dell'uso di ordigni e comandi a distanza, e soprattutto che era capace di uccidere.

Ma se Parato sapeva tutto questo su Vantaggiato, perchè sfidarlo truffandogli oltre 300mila euro esponendosi a rischio gravissimo? Infatti ai giornalisti Parato dice di non aver truffato il bomber di Copertino. Inoltre, Vantaggiato vuole a tutti i costi chiudere la bocca a Cosimo Parato, e commette altri due attentati contro di lui nel 2011, incendiando il garage del condominio di via Panarese pieno di auto, e applicando un meccanismo all'auto di Parato, che prende fuoco durante la marcia. Segnali inequivocabili, che per Vantaggiato erano solo tentativi di farsi restituire i soldi.

E non bisogna dimenticare infine la scoperta di altre tre bombole di gas imbottite di esplosivo trovate dagli investigatori brindisini in un oliveto di famiglia di Vantaggiato, il suo poligono e nascondiglio per miscele micidiali e contenitori metallici scoperto il 12 giugno. Lui era stato fermato il 6. Il bomber dichiarò che aveva preparato quegli ordigni sempre per destinarli all'attentato alla Morvillo Falcone, ma perchè allora tra il 19 maggio - giorno dell'attentato - e il 5 giugno, ultimo giorno di libertà non se ne era sbarazzato. C'è di sicuro che Vantaggiato alcuni giorni prima del suo fermo è stato visto per due volte a Torre S.Susanna, nei pressi dell'abitazione di Parato e nei pressi dello studio legale dell'avvocato Missere. Forse le tre bombole non erano per la Morvillo.

Resta un alone di fitto mistero, quindi, sul movente reale dell'attentato alla scuola e sui rapporti tra Vantaggiato e Parato. Su questo si sta lavorando da settimane. Ed è molto difficile che lo stesso Vantaggiato - che si è visto respingere recentemente una istanza di esclusione dell'aggravante delle finalità terroristiche e di mitigazione della misura detentiva - possa aggiungere le attese verità nell'interrogatorio di garanzia che affronterà per il tentato omicidio di Cosimo Parato. Chi è davvero Vantaggiato, considerando che tutto ciò che è stato trovato nell'oliveto indica solo una cosa: una lunga carriera di "artificiere" clandestino.

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