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Cronaca San Pancrazio Salentino

"Nuovo cimitero a San Pietro, risoluzione del contratto: ditta inadempiente"

Il sindaco Rizzo: "Lavori fermi da un un anno, quadro raccapricciante. Pregiudicati i diritti del Comune"

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota del sindaco di San Pietro Vernotico, Pasquale Rizzo, sulla risoluzione del contratto per la realizzazione del nuovo cimitero.

Il sindaco Pasquale RizzoI lavori di realizzazione del nuovo cimitero comunale a San Pietro Vernotico sono di fatto fermi da oltre un anno e la situazione non è certamente più sostenibile. La ditta che, con sentenza del Tar, si è aggiudicata i lavori ha realizzato in media quasi il 90 per cento delle opere relative ai manufatti (a parte alcuni blocchi realizzati al 40 per cento circa), l’80 per cento circa di altre opere ed il 37,86 delle migliorie (stato consistenza del 12.1.2018).

Il 23 febbraio scorso la ditta ha notificato al Comune l’atto di risoluzione del contratto per inadempimento del Comune, ma l’Ente non ha inteso assumere una posizione. Subentrata la mia amministrazione si è dovuto ricostruire il tutto ed è’ emerso un quadro ritenuto raccapricciante, caratterizzato da atti con date false, da proroghe ora per allora non consentite, e da un contratto i cui effetti erano da tempo cessati. Non si è potuto fare altro che aderire alla richiesta di risoluzione contrattuale proposta dalla All Service Srl, mettendo in evidenza tuttavia le evidenti  inadempienze della  ditta, deliberando al contempo l’avvio  di ogni azione  in sede penale e civile anche contro chi ha consentito il perpetrarsi di tale situazione.

Dispiace, dopo aver messo in sicurezza i soldi che i cittadini avevano versato a Cimiteriale Pugliese Srl (non dimentichiamo che chi aveva effettuato i versamenti non aveva uno straccio di contratto ma solo le ricevute di bonifico in favore della predetta società)  ed estromesso dal cantiere la predetta società pure inadempiente, che anche chi è subentrato, pur avendo lavorato in maniera puntuale sino al maggio del 2015, non sia riuscito a trovare un punto di sintesi con chi ha gestito la realizzazione dell’opera pubblica da giugno 2015 in poi, per chiudere e concludere l’opera strategica per l’Ente, finendo con il divenire a sua volta inadempiente. Di certo la soluzione del problema non poteva essere la sottoscrizione di atti non veritieri di sospensione lavori e proroga per evitare l’applicazione di penali, o una perizia di variante che cancellava le migliorie (cioè il motivo che ha indotto il Tar Lecce ad aggiudicare i lavori alla ditta seconda classificata nella gara a suo tempo svolta) per compensare problemi assertivamente esistenti sul cantiere.

Tanto meno si può giustificare il ritardo e l’inadempimento con  i problemi legati ad interferenze di altri cantieri considerando che, ad oggi, vi sono opere interne al cimitero (e che quindi nulla hanno a che fare con le asserite interferenze) non eseguite nei termini contrattuali (senza considerare le migliorie eseguite nella misura solo del 37,86 per cento). La società che aveva in carico l’appalto ha inteso richiedere la risoluzione del contratto, sin da febbraio del 2018, è inspiegabile la mancanza di decisioni prima della delibera adottata dalla Giunta attuale nonostante fosse chiaro a tutti lo stato delle cose e la gravità della situazione.

Oggi è fondamentale dare avvio alla ultimazione dei lavori esigendo il rispetto delle norme. Con delibera di Giunta si è aderito alla istanza di risoluzione contrattuale proposta dalla ditta in un contesto nel quale dal giugno 2015 sino al giugno 2018 si sono consumati atti che hanno pregiudicato i diritti del Comune e soprattutto hanno accentuato la situazione di grave sofferenza nella gestione del cimitero vecchio; sono stati forniti agli uffici indirizzi per la prosecuzione dell’opera. Occorre agire con celerità e consegnare i manufatti ai cittadini. E’ importante comunicare che si è dato avvio ai lavori di mitigazione del canale a ridosso del cimitero, per eliminare un altro ostacolo alla piena fruibilità dell’opera. Con gli uffici regionali si era assunto l’impegno ad avviare il tutto entro il mese di ottobre ed oggi il dirigente si è complimentato perché finalmente l’Ente sta recuperando la credibilità faticosamente conquistata negli anni dal 2010 al 2015 ma poi nel tempo perduta.  Si auspica che entro fine anno finalmente si daranno le auspicate risposte ai cittadini.

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