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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cellino San Marco

Nuovo sequestro per deposito Igeco

CELLINO SAN MARCO - Nuovi sigilli all'immobile di cinquemila metri quadrati, destinato alla realizzazione di un centro di raccolta rifiuti, di via San Pietro a Cellino San Marco.

CELLINO SAN MARCO - Nuovi sigilli all'immobile di cinquemila metri quadrati, destinato alla realizzazione di un centro di raccolta rifiuti, di via San Pietro a Cellino San Marco che a giugno scorso è stato sottoposto a sequestro probatorio da parte dei militari della tenenza della Guardia di Finanza di San Pietro Vernotico perchè al suo interno erano state realizzate, per conto della società Igeco Costruzioni Srl, la nuova ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti per conto del Comune di Cellino San Marco, opere edilizie prive di autorizzazione comunale. Ieri lo stabile è stato raggiunto da un provvedimento di sequestro preventivo emesso il 7 gennaio scorso dal Tribunale di Brindisi.

L'indagine delle fiamme gialle sanpietrane, guidate dal luogotenente Alfredo Proto, quindi non si ferma e continua a dimostrare che senza l'intervento dei finanzieri in quell'immobile sarebbe sorto un certo di raccolta rifiuti urbani totalmente abusivo. La responsabilità di queste opere ritenute illegali, da quanto è stato accertato all'epoca e confermato con i nuovi provvedimenti, ricadrebbe su otto soggetti denunciati per abuso edilizio e lottizzazione abusiva: si tratta del dirigente dell'ufficio tecnico del comune di Cellino San Marco, del direttore dei lavori della società e dei due rappresentanti legali, oltre che dei quattro proprietari dell'area (quattro fratelli del posto).

Il locale, che prima dell'intervento dei finanzieri veniva utilizzato sia per il deposito dei mezzi che come base operativa della ditta, si trova in via San Pietro a pochi metri dalla sede del Comune tra attività commerciali e abitazioni. Da quanto è stato accertato, al suo interno erano state eseguite abusivamente opere edilizie finalizzate alla realizzazione di un “centro comunale” per i servizi di raccolta dei rifiuti urbani, che però non era ancora attivo.

La ditta incaricata dell'esecuzione dei lavori però possedeva solo un permesso a realizzare "opere edilizie minimali", poteva solo spianare il terreno. I finanzieri a fronte di queste disposizioni, invece, hanno trovato uffici, bagni, manufatti, e deposito vari. Per tutti il permesso a costruire era completamente assente, idem per autorizzazioni sanitarie e altri certificati che doveva rilasciare l'ufficio tecnico del Comune.

Nonostante queste inadempienze il servizio di raccolta dei rifiuti è stato avviato. Nessun controllo da parte di chi aveva l'obbligo di vigilare sulla conformità della sede dell'azienda, e che, da quanto è stato accertato, avrebbe anche eseguito dei sopralluoghi durante l'esecuzione dei lavori (non notando l'abusivismo). Una succesiva consulenza tecnica ha riscontrato una vera e propria incompatibilità delle opere urbanistiche realizzate rispetto agli strumenti urbanistici vigenti.

La Igeco Srl è subentrata alla Monteco l'8 aprile scorso. Come base logistica aveva affittato il locale di via San Pietro a Cellino San Marco che dovrebbe essere destinato anche alla raccolta dei rifiuti ingombranti, diventando una “eco piazzola”. Senza, però, autorizzazioni. Anche il nuovo sequestro non comprometterà il servizio di raccolta dei rifiuti. Fin da subito tutti i mezzi sono stati trasferiti in un altro centro e l'attività dell'azienda si svolge regolarmente.

 

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