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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Operaio stritolato, arrestato manager

BRINDISI - Avrebbe modificato i macchinari privandoli delle misure di sicurezza di cui erano dotati per velocizzare la produzione, una volta verificatasi la tragedia avrebbe poi violato i sigilli per rimettere tutto a posto. La procura di Lecce ha chiesto al gip, che lo ha disposto, l’arresto (ai domiciliari) di Attilio Scarlino.

BRINDISI - Avrebbe modificato i macchinari privandoli delle misure di sicurezza di cui erano dotati per velocizzare la produzione, una volta verificatasi la tragedia avrebbe poi violato i sigilli per rimettere tutto a posto. E’ con l’accusa di morte conseguente ad altro reato e di rimozione ed omissione dolosa di cautele che la procura di Lecce ha chiesto al gip, che lo ha disposto, l’arresto (ai domiciliari) di Attilio Scarlino, 51 anni, amministratore unico dell’omonima ditta di Taurisano che produce salumi.

Il il 30 agosto scorso un operaio, Mario Orlando, 53 anni, aveva perso la vita stritolato in una impastatrice mentre effettuava lavori di pulizia. L’incidente sul lavoro si è verificato il giorno dopo un altro dramma, avvenuto a Francavilla Fontana, la morte di Angelo Reschi, 38 anni, operaio di Aradeo dipendente di una ditta appaltatrice dell’Acquedotto Pugliese, rimasto intrappolato in una voragine e annegato dopo che la stessa si era riempita d’acqua fuoriuscita da una tubazione.

Quanto ad Attilio Scarlino, l’imprenditore era indagato a piede libero per omicidio colposo insieme ad Antonio Scarlino, 42 anni, dirigente dell’azienda, e Luigi De Paola, 43 anni, capo reparto. I macchinari utilizzati, infatti, erano dotati di un sistema di sicurezza che, in caso di avvicinamento alla stessa, ne prevedevano l’immediato stop. Un sistema che, secondo quanto appurato nel corso delle indagini, sarebbe stato però disattivato. Nei giorni successivi è stato iscritto nel registro degli indagati, per omicidio colposo, Mario De Icco, di 53 anni, un collega della vittima che potrebbe inavvertitamente aver azionato il macchinario mentre Orlando era all’interno. Ieri in Procura s’è svolto un vertice, sulla vicenda, alla presenza del procuratore Cataldo Motta, dei sostituti Carmen Ruggiero Paola Guglielmi e degli investigatori del commissariato di polizia di Taurisano e dello Spesal della Asl di Lecce. Scarlino è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare.

Da quanto ha spiegato il procuratore Cataldo Motta, nell'azienda era stato rimosso un cancelletto che inibiva l'accesso degli operai all'impastatrice durante le operazioni di pulizia. Allo stesso tempo però il dispositivo di sicurezza era stato bloccato in modo tale che il cancello risultasse esistente e chiuso adeguatamente. Mentre l'azienda era sotto sequestro, inoltre, sono stati violati i sigilli - secondo la Procura su disposizione di Attilio Scarlino per rimontare un cancello di sicurezza su un'insaccatrice.

L'obiettivo secondo i magistrati era dimostrare la presenza di misure di sicurezza che secondo quando accertato dagli uomini del commissariato di Taurisano erano invece assenti su molti macchinari.

 

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