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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Orali maturità sospesi per lite: "Il mio incubo"

MESAGNE - Riceviamo e pubblichiamo la lettera di uno studente del liceo scientifico di Mesagne, Matteo Belardi, che racconta a BrindisiReport.it, non senza un nota di risentimento, il suo esame di maturità vissuto come un incubo.Nel giorno degli orali, infatti, a causa di una lite tra componenti della commissione gli esami sono stati sospesi.

MESAGNE - Riceviamo e pubblichiamo la lettera di uno studente del liceo scientifico di Mesagne, Matteo Belardi, che racconta a BrindisiReport.it, non senza un nota di risentimento, il suo esame di maturità vissuto come un incubo. Nel giorno degli orali, infatti, circostanza che sappiamo essere accaduta esattamente così come viene riportata da Matteo, a causa di una lite tra componenti della commissione gli esami sono stati sospesi. La sua interrogazione, esperienza indimenticabile per tutti gli studenti d'ogni generazione, è stata rinviata di un giorno e si è poi svolta, non senza ulteriori ritardi, malumori e conseguenze, in un clima "surreale".

"Cinque anni fa, carico di buoni propositi e tante speranze mi iscrissi al primo anno del Liceo scientifico del mio amato paese: Mesagne. Questi anni sono volati per alcuni motivi, ma sono stati lunghi e penosi per molti altri. Il 3 Luglio avrei dovuto sostenere l’esame orale della tanto agognata maturità, ero pieno d’ansia e di timore, mi sentivo preparato, ma anche dispiaciuto per il voto degli scritti che non era stato corrispondente alle aspettative, volevo dare il meglio di me, per me stesso e per i miei genitori. La prima candidata era una privatista ed al termine del colloquio,un docente, commissario interno, ha avuto da ridire.. Insomma non si è capito più niente, hanno litigato... Poi è arrivato il mio turno e quel commissario interno è andato via, non si sentiva bene. E’ successo di tutto e noi stavamo lì ad aspettare e ad assistere ad uno spettacolo indecente e indecoroso, il giorno dell’esame di maturità!…. Il presidente, così, dopo due ore di attesa, alle ore 11 circa, ha deciso di sospendere gli esami per quel giorno. E io, che avevo già firmato e mi sentivo il protagonista di un film surreale, ho pensato di essere proprio uno sfigato!

Il mattino dopo ero una pezza, ma ero il primo! Ancora un po’ di pazienza e sarebbe tutto finito! Il docente interno, che il giorno prima era andato via e per il quale avevano parlato di un sostituto, era lì, io mi sentivo confortato da questo, in fondo era stato il mio insegnante per tre anni! Macchè! …… Hanno riattaccato a litigare..……..Dopo altre due ore di attesa, finalmente mi hanno chiamato alle 9 e 40, nell’aula il silenzio era tombale….poi è andata. Il docente si è scatenato perché per dimostrare al presidente che bravo insegnante è, mi ha chiesto di tutto…anche quello che avevamo solo fatto per cenni. Insomma il mio Esame di Stato è stato un incubo, uno squallore, proprio come la scuola che ho frequentato per cinque anni: il Liceo Scientifico “Epifanio Ferdinando” di Mesagne (e pensare che il titolo del mio percorso è stato: “le radici”.……)

Una scuola in cui i ragazzi non sono tutti uguali, dove pochi insegnanti amano la disciplina che insegnano e gli alunni sono costretti ad andare a ripetizione, dove chi dovrebbe occuparsi dell’educazione, della crescita e della personalità degli alunni riesce spesso solo a dare cattivi esempi… dove i voti, quelli migliori, raramente sono meritati, e quasi sempre sono di chi li pretende o di chi ha genitori che contano.Il liceo di Mesagne è una scuola di paese dove gli insegnanti hanno piantato le tende e sanno tutto di tutti, e fanno il bello e il cattivo tempo, non si mettono mai in discussione per riflettere seriamente sul loro operato e sul fatto che hanno distrutto una scuola. Ci sono senz’altro degli insegnanti degni di questo nome, ma troppo pochi per mandare avanti un Liceo! Nessuno dei professori del liceo di Mesagne si interroga sul motivo che spinge tanti ragazzi a trasferirsi, durante il corso di studi, in altri licei oppure a iscrivervisi direttamente, sono convinti di essere bravissimi, anzi i migliori insegnanti della provincia!

Nella mia scuola i ragazzi arrivano bravi e nel giro di due anni sono distrutti nella personalità e nelle aspettative di formarsi una cultura e di crescere in un ambiente sano e stimolante.Si possono scrivere enciclopedie intere sui fatti della mia scuola, sulle ingiustizie perpetrate ai danni di ragazzi che hanno il difetto di essere figli di gente normale oppure perbene, che nella scuola crede, che ha rispetto degli insegnanti.

All’inizio dell’anno il nuovo dirigente aveva scritto ai docenti, agli alunni, ai genitori e al personale Ata, una lettera augurale per l’anno scolastico 2012/13, una lettera piena di belle parole e buone intenzioni che piacque molto agli alunni e ai genitori. In essa, infatti, si invitavano i docenti ad amare i loro alunni, ad insegnare col cuore….Ma quale cuore? Ci sono insegnanti aridi come ossi di seppia, altri da ispirare solo pena! Insomma individui ai quali non vorresti assomigliare mai!

La nostra scuola sta morendo, è un peccato perché come ha detto il dirigente nella lettera che ho citato prima, essa rappresenta una realtà importante per la nostra città, ma quella che io ho frequentato non si può chiamare scuola perché la scuola è un luogo in cui i ragazzi studiano, vivono, crescono serenamente e soprattutto dove sono valorizzati e amati e questo certo non si può dire della mia scuola. La prova di questo è il fatto che alla fine degli esami di maturità i ragazzi sono tutti scontenti e questo qualcosa significa! Allora è giusto che i ragazzi di Mesagne si spostino verso Brindisi o Francavilla che sono evidentemente delle realtà scolastiche diverse.Alla fine dell’anno il solito schifo, si sono sprecate le ingiustizie e invece di dare a tutti, se c’era da dare, hanno dato solo a chi volevano loro, il risultato finale è stato che chi ha fatto sempre un po’ è stato trattato allo stesso modo di chi non aveva fatto mai niente. La valutazione si sa è personale, ma al Liceo di Mesagne è molto personale!I miei professori hanno riferito a mia madre, alla fine dell’anno scolastico, di avermi messo voti risultanti dalla media matematica.

A fine anno la media matematica? Non ho mai sentito che alla fine dei cinque anni il voto dell’ammissione è il voto matematico, ma del resto non dovrebbe esserlo mai nemmeno quello della fine di ogni anno, la valutazione finale si chiama infatti sommativa per questo o no? Perché somma tante cose, cioè tutti i comportamenti, i saperi , le competenze, quello che ero e che sono diventato e anche quello che diventerò!

All’esame i professori interni sono stati i peggiori perché non hanno saputo tutelarmi e tenere a bada chi ha creato il problema, non sono stati in grado di garantire la serietà e il clima adatti allo svolgimento dell’esame…..il mio esame di stato, poi perchè non hanno voluto tenere conto delle condizioni in cui il mio esame si stava svolgendo e perché hanno rovinato uno dei giorni più importanti della mia vita, io ero convinto che si trattasse di una cosa seria!

Perché non posso avere un bel ricordo della scuola superiore? Il bellissimo ricordo lo avrò sempre però di tutti i bei rapporti di amicizia che ho costruito anche grazie al mio carattere aperto e solare. Grazie anche al Presidente della Commissione esaminatrice degli Esami di Stato, una persona preparata dalle grandi doti umane e professionali, e ai commissari esterni.“L’uomo è nato libero e ovunque è in catene”…… così dice Rousseau a proposito della condizione umana e io ho citato questa frase nel mio compito d’italiano all’Esame finale, ignaro del fatto che avrei vissuto in prima persona un’esperienza così negativa all’esame orale durante il quale mi sono sentito un prigioniero!"

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