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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

“Stasera stai con me o ti precipito”: arrestato per tentata violenza sessuale

In carcere un ostunese accusato anche di maltrattamenti in famiglia dopo la denuncia dell’ex moglie

OSTUNI – “Stasera stai con me o ti precipito, poi mi puoi anche andare a denunciare”. Dodici giorni dopo, lui, ostunese, 53 anni, è stato arrestato e condotto nel carcere di Brindisi con le accuse di tentata violenza sessuale ai danni dell’ex moglie, maltrattamenti in famiglia e violenza privata.Il commissariato di Ostuni

L’arresto

L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip del Tribunale di Brindisi, Stefania De Angelis, ed è stata eseguita nella serata di ieri dagli agenti del commissariato di Ostuni, diretti da Gianni Albano. Gli stessi ai quali la donna ha chiesto aiuto decidendo di denunciare il coniuge, sposato nel 2014: negli uffici dei poliziotti della Città Bianca ha raccontato una serie di episodi che, stando alla denuncia, sarebbero avvenuti negli ultimi tempi contestualmente alla scoperta “dell’uso di stupefacenti da parte dell’uomo”.

La denuncia

Diverse volte l’uomo l’avrebbe prima aggredita verbalmente e poi picchiata, anche alla presenza dei figli minorenni, uno di cinque anni e l’altro di un anno. In un’occasione, lo scorso mese di ottobre, le avrebbe “strappato il telefonino dalle mani per impedirle di chiedere aiuto”. Il 17 novembre avrebbe cercato di abusare sessualmente della donna. Lei ha denunciato tutto il giorno successivo. E a stretto giro gli agenti del commissariato anche inoltrato la notizia di reato in Procura dove, già prima dell’entrata in vigore del Codice Rosso, è stato istituito un pool di magistrati composto da un terzo dei pm al lavoro, coordinato dal procuratore capo Antonio De Donno. La richiesta di arresto del pm è del 28 novembre: il gip ha firmato l’ordinanza 24 ore dopo.

“Le dichiarazioni della persona offesa superano senza dubbio, con esito positivo, il vaglio sulla credibilità oggettiva del dichiarante e dell’attendibilità estrinseca del suo racconto”, ha scritto il giudice per le indagini preliminari nel provvedimento di arresto. “Sono precise, coerenti e circostanziate”. Hanno “trovato oggettivo riscontro nella documentazione fotografica consegnata dai poliziotti. Nell’abitazione sono state trovate “tracce di sangue, siringhe e sostanza stupefacente”.

La donna ha riferito di aver denunciato l’ex marito due volte nel 2015. In entrambi i casi il procedimento è stato archiviato. “In seguito alle continue promesse di cambiamento da parte dell’indagato, iniziavano di nuovo a convivere ma il rapporto era deteriorato”. E gli episodi di maltrattamenti sarebbero diventati frequenti, sino ad arrivare alla separazione legale.

Il pericolo di reiterazione dei reati

carcere di Brindisi in via Appia-2“L’indagato – ha scritto il gip – ha anche minacciato di morte la donna, ha pronunciato frasi lesive della sua dignità e in alcune occasione non ha esitato ad aggredirla fisicamente per avere un rapporto sessuale contro la volontà della persona offesa”. “E’ evidente che con la sua condotta ha reso insostenibile la convivenza della donna, trasformando la vita dell’ex moglie in un autentico calvario”

Per il gip, la custodia in carcere è “proporzionata alla gravità del fatto e adeguata per fronteggiare le esigenze cautelari” riconducibili, così come evidenziato dal pubblico ministero, nel concreto pericolo di “reiterazione dei reati contestati”. “Misure meno afflitte – secondo il giudice per le indagini preliminari del Tribunale – richiedono un certo grado di collaborazione da parte dell’indagato, non prevedibile in questo caso, non solo perché ha manifestato totale mancanza della capacità di autocontrollo, ma anche perché risulta gravato da precedenti penali, anche se non ostativi agli arresti domiciliari, per evasione, violazione della misura di prevenzione”. Precedenti ritenuti “sintomatici della insensibilità rispetto alle prescrizioni imposte”.

La difesa

L’indagato, difeso dall’avvocato Angelo Brescia del foro di Brindisi, sarà interrogato la prossima settimana. La data dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip sarà notificata nelle prossime ore.

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