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Cronaca

Palpeggia un donna: condannato

SAN VITO DEI NORMANNI - Ha palpeggiato una giovane donna nel cuore del paese, di buon mattino: ad A.S, 49 anni, che pare avesse il vizietto di allungare le mani con le signorine.

SAN VITO DEI NORMANNI - Ha palpeggiato una giovane donna nel cuore del paese, di buon mattino, e se non è accaduto altro è stato per l’intervento di una terza persona: ad A.S, 49 anni, che pare avesse il vizietto di allungare le mani con le signorine, è stato riconosciuto il parziale vizio di mente: è stato condannato a un anno e due mesi, considerata anche la minore gravità del fatto.

Il pm Savina Toscani aveva chiesto la condanna a tre anni di reclusione. I fatti si sono verificati all’incirca un anno fa, in via Brindisi, a San Vito dei Normanni. Erano le otto del mattino, una commessa si stava recando a lavoro. Un uomo le si è avvicinato, quando lei se n’è accorta le aveva già messo le mani addosso. L’ha immobilizzata, l’ha spinta contro il muro e le ha toccato il seno. Si è fermato perché un automobilista ha notato la scena. E’ sceso e ha scacciato via il molestatore. Poi ha soccorso la donna che era in stato di choc e che ha raccontato tutto ai carabinieri, formulando denuncia seduta stante. Il 49enne è stato identificato attraverso una foto segnaletica in possesso dei militari dell’Arma della compagnia di San Vito.

Stamani è iniziato il processo e si è anche concluso. E’ stata ascoltata in aula la parte civile, l’imputato non c’era. Al termine della breve ma efficace requisitoria il pm ha invocato la condanna dell’uomo. Il Tribunale in composizione collegiale (Chiarelli, Cacucci e Nestore) ha condannato l’uomo, tenendo conto del parziale vizio di mente che lo stesso pm aveva ritenuto vi fosse, così come era stato rilevato dal consulente di parte della procura. Non riteneva però, la pubblica accusa, che fosse quello descritto dalla vittima uno dei casi di minore gravità per cui vi è una ulteriore riduzione della pena. Lo è per i giudici il cui conto si è fermato a un anno e due mesi di reclusione. Per la parte civile il risarcimento deciso è di 2mila euro.

 

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