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Cronaca

Una professoressa brindisina nel Consiglio superiore di sanità

Paola Di Giulio, professoressa di Scienze Infermieristiche a Torino, nominata fra i 30 membri non di diritto del Css. E' figlia del dottor Tonino Di Giulio

BRINDISI – C’è anche la brindisina Paola Di Giulio fra i 30 membri non di diritto del Consiglio superiore di sanità nominati ieri (martedì 5 febbraio) dal ministro della Salute, Giulia Grillo. Nata a Brindisi nel 1955, è professoressa associata di Scienze infermieristiche presso l’università di Torino. Al papà Tonino, dottore animato da un forte impegno per le tematiche ambientali, sono stati dedicati il parco urbano inaugurato nel 2011 dal sindaco Mennitti e il circolo cittadino di Legambiente.

Il curriculum

Diplomatasi nel 1973 al liceo Classico Marzolla di Brindisi, tre anni dopo ha conseguito il diploma di infermiera professionale presso la Scuola infermieri dell'Istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori di Milano, per poi specializzarsi con il massimo dei voti in Anestesia e Rianimazione, presso l’ospedale San Carlo, sempre di Milano. Inoltre ha conseguito un master of Science – Advanced Clinical Practice (indirizzo oncologia) all’Università di Guildford, Surrey (Inghilterra), è responsabile dell’unità di ricerca infermieristica dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano e ricercatrice senior del Dipartimento di ricerca cardiovascolare sempre del Mario Negri.

Il plauso della Fnopi

La nomina nel Css della professoressa brindisina è stata accolta con soddisfazione dalla Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), il maggior ordine d’Italia con i suoi oltre 450mila iscritti e membro di diritto del Css in quanto presidente della Federazione.

“Si tratta – si legge in una dichiarazione della Mangiacavalli riportata dalla testata Nursetime.org – di un importante riconoscimento alla nostra professione e al lavoro portato avanti in tutti questi anni dalla professoressa Di Giulio che saprà sicuramente, come ha auspicato anche il ministro Grillo, che ringraziamo, per i componenti neo-eletti, suggerire le tecnologie diagnostico-terapeutiche necessarie su cui investire, proporre modelli di organizzazione, suggerire linee di ricerca traslazionale con ricadute certe sul Ssn “

"Personalità di chiara fama"

“La scelta dei componenti del Css – si legge in una nota del ministero - si è giocata sui titoli e sulle competenze”. “La selezione, laboriosa e meticolosa – dichiara il ministro Grillo - ha privilegiato personalità di chiara fama, inseriti tra i ‘Top Italian Scientists’ con alta reputazione internazionale sulla base dei contributi scientifici pubblicati, del numero di citazioni e dell’impatto che questi lavori hanno avuto nel progresso clinico-scientifico mondiale. Orientamento politico, religioso, preferenze personali non rientrano in questi sistemi di valutazione”.

Dopo l’insediamento dei 30 membri, il Css deciderà il nuovo presidente che sarà, specifica il ministro: “Un nome condiviso, di prestigio e che interpreterà pienamente l'alto mandato scientifico del Consiglio”.

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