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Cronaca

Passa allo Stato il patrimonio di un ex contrabbandiere: confisca da 700mila euro

Lo Stato ha messo definitivamente le mani su beni immobili e quote societarie di un brindisino sottoposto a procedimenti penali per contrabbando di sigarette, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, truffa e porto illegale di arma da fuoco. Si tratta di Angelo Balestra, di 45 anni, considerato elemento di spicco della criminalità locale, già sorvegliato speciale

BRINDISI – Lo Stato ha messo definitivamente le mani su beni immobili e quote societarie di un brindisino sottoposto a procedimenti penali per contrabbando di sigarette, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa e porto illegale di arma da fuoco. Si tratta di Angelo Balestra, di 45 anni, considerato elemento di spicco della criminalità locale, già sorvegliato speciale. I poliziotti della divisione Anticrimine della questura di Brindisi diretti dal vicequestore Angelo Loconte hanno eseguito nei suoi confronti un provvedimento di confisca per una valore superiore a 700mila euro.

L’atto è stato emesso dall’ufficio Misure di prevenzione del tribunale di Brindisi, che ha pienamente validato le risultanze dell’attività investigativa della polizia. La confisca riguarda: un appartamento e un garage in via Verrazzano, al rione Casale, intestati a una famigliare; le quote societarie relative a delle attività commerciali in via Sant’Angelo (bar Pasticceria e Laboratorio denominato “Coco’S Café Pasticceria); la gestione dell’attività commerciale prima denominato “Gran Caffè” ed attualmente “Ciaia Café”, situata in via Materdomini angolo via dell’Idroscalo. 

Si tratta di beni ritenuti tutti riconducibili ad Angelo Balestra, soggetto a indagini che hanno dimostrato un’ evidente sproporzione tra i redditi dichiarati rispetto alle attività economiche svolte dallo stesso e dai suoi congiunti.

In particolare è emerso che quanto dichiarato da Balestra non fosse addirittura sufficiente a soddisfare le primarie esigenze di vita, nonostante Angelo Balestrail 45enne e i suoi famigliari, da quanto appurato dagli inquirenti, avessero accumulato un patrimonio di notevole entità, grazie alle numerose attività illecite condotte nell'ultimo decennio.

Nell’ottobre 2008, infatti, il 45enne venne arrestato per associazione a delinquere finalizzata a furti, rapine ed estorsioni e per il reato di riciclaggio di autovetture rubate.

Nel 2009, il tribunale di Brindisi, preso atto  delle numerose condanne inflitte a Balestra per reati in materia di contrabbando di tabacchi lavorati esteri, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, porto illegale di arma da fuoco ed in considerazione della frequentazione di personaggi gravati che gravitano in contesti malavitosi, emise nei suoi confronti la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di quattro anni.

Nel 2010, poi, venne raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni delle assicurazioni (l’inchiesta sui così detti ponci).

Il provvedimento di confisca riguarda anche la stretta cerchia di famigliari di Balestra: la moglie, i suoceri e una parente.

Tutto questo è scaturito dalle indagini certosine svolte dal personale della divisione Anticrimine, impegnato in una costante azione di monitoraggio dei patrimoni illeciti nella disponibilità delle organizzazioni criminali, consapevole che tra le strategie di contrasto al fenomeno malavitoso il sequestro e la confisca ne rappresentano gli strumenti di maggiore efficacia.
 
 

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