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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Contro il femminicidio, "Creature emotive" al Parco del Cillarese

"Ho ancora il cuore gonfio di emozioni. Vedere tutta quella gente con la mappa in mano, alla ricerca delle opere d'arte, è stato entusiasmante", così Sara Bevilacqua, regista di "Stop al femminicidio", commenta a caldo un'azione urbana artistica che ha messo in moto processi e percorsi non solo di tipo emozionale

BRINDISI - “Ho ancora il cuore gonfio di emozioni. Vedere tutta quella gente con la mappa in mano, alla ricerca delle opere d'arte, è stato entusiasmante”, così Sara Bevilacqua, regista di “Stop al femminicidio”, commenta a caldo un'azione urbana artistica che ha messo in moto processi e percorsi non solo di tipo emozionale. Ieri al Parco Cillarese è accaduto qualcosa d’importante. Si è creata un’atmosfera surreale, un contesto raccontato dalle "Creature emotive", 16 donne, dai 25 ai 60 anni (non attrici), con una mission forte, necessaria oggi più che mai: dire basta alla violenza di genere.

Vere e proprie opere d’arte pensanti, hanno incantato ed emozionato un pubblico itinerante, numeroso e vario per età e genere, raccontando le donne, il loro universo, gli innamoramenti, le delusioni, le cadute, la violenza, l’orgoglio e la rinascita. “ È straordinario vedere un’idea diventare realtà. Un museo a cielo aperto, in un parco meraviglioso (ma così grande!), è stata una vera scommessa con me stessa”, continua la regista che, con le 'Creature emotive', ha messo in piedi uno splendido progetto autofinanziato e autogestito”.

Ciò che ieri ha colpito il pubblico è stata l’abilità artistica delle protagoniste che nulla hanno da invidiare ad attrici professioniste, quasi sempre sorridenti, nonostante la drammaticità ed il dolore delle storie raccontate, indossando abiti freschi e coloratissimi, sono riuscite a trasmettere pathos e passione ma anche sorrisi. “Abbiamo scelto di indossare abiti colorati, con fantasie floreali, come le donne di Klimt o di Picasso, perché la rinascita avviene anche attraverso i colori e il richiamo alla luce”, continua la regista.

Tra le tante opere d’arte, hanno attirato l’attenzione due bravissime, piccole creature, di 7 e 10 anni, la speranza futura. Hanno dato vita ad una scena di gioco e, con la loro disarmante schiettezza, hanno rivolto un appello agli uomini presenti: “Devi trattarla bene di te si fida!”. Da diversi anni, con l’associazione Io Donna, Sara Bevilacqua sviluppa un percorso dedicato alla ricerca dell’espressione artistica al femminile. Dai flash mob ai reading teatrali, passando per inusuali performance artistiche, si racconta l’universo femminile con le sue mille sfaccettature di donne fragili e vulnerabili, forti e determinate, lontane e vicine, a un passo da noi.

“Vorrei ringraziare tutte le donne, Creature emotive, l'Associazione Io Donna, la presidente Lia Caprera, anche lei attrice e narratrice, Daniele Guarini e Antonio Guadalupi”, conclude Sara Bevilacqua, “… tutti gli amici che, come guardiani di un vero museo, ci hanno protetto in due ore di visita”. Chi ha avuto il piacere e l’onore di assistere alla fantasiosa mostra, spera, con tutto il cuore, che le Creature emotive possano replicare sia a Brindisi che in provincia e permettere così la partecipazione ad un pubblico sempre più vasto e sempre più consapevole. (Le foto sono di Amedeo Gioia)

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