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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Ok temporaneo per stoccare ceneri a Cerano: la centrale non si ferma

Enel Produzione ha ottenuto dal gip di Lecce, Antonio Martalò, il permesso provvisorio a stoccare nelle vasche esistenti nelle pertinenze della centrale di Brindisi cerano le ceneri leggere derivate dalla combustione del carbone

BRINDISI - Enel Produzione ha ottenuto dal gip di Lecce, Antonio Martalò, il permesso provvisorio a stoccare nelle vasche esistenti nelle pertinenze della centrale di Brindisi cerano le ceneri leggere derivate dalla combustione del carbone nei gruppi termoelettrici.  Ciò in attesa degli esiti degli ulteriori accertamenti tecnici in corso.

Ciò eviterà nell’immediato futuro il blocco della centrale, con gravi conseguenze sulla erogazione di energia elettrica nell’Italia sud-orientale, alla scadenza del termine di 60 giorni di funzionamento in deroga concesso sempre dal giudice delle indagini preliminari all’atto del sequestro dell’impianto il giorno del blitz “Araba Fenice”, condotto dalla Guardia di Finanza di Taranto e dalla Dda di Lecce.

Il piano alternativo era stato proposto da Enel Produzione poco dopo il sequestro. Il gip, a fronte dei 60 giorni di permesso a continuare l’attività produttiva, aveva posto ad Enel una serie di prescrizioni studiate dal consulente tecnico della procura. La società elettrica si difende affermando di aver sempre seguito le procedure di legge.

Gli indagati nell’inchiesta Araba Fenice sono 31, e ad Enel sono stati sequestrati preventivamente 530 milioni di euro considerati l’equivalente dell’ingiusto profitto ottenuto dal 2011 ai nostri giorni conferendo ceneri non trattate e inquinate allo stabilimento Cementir di Taranto. Analoga accusa ad Ilva per ceneri da carbone contaminate da metalli pesanti vendute allo stesso cementificio.

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