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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Oria

Furti d'auto con estorsione: 9 anni ai principali imputati

Sentenza del giudice dell'udienza preliminare contro cinque delle persone arrestate a Oria il 19 giugno 2018

ORIA – La diminuente della scelta del giudizio con rito immediato davanti al giudice dell’udienza preliminare non ha evitato ad alcuni degli imputati di una indagine su un racket di furti d’auto seguiti da estorsioni, radicato a Oria, di ricevere un conto salato. Nove anni e due mesi per Maurizio De Michele, con interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale per la durata della pena e custodia cautelare in carcere. Nove anni, quattro mesi e 20 giorni per Michele Cera, oltre ad uguali interdizioni e custodia cautelare da trascorrere in carcere.

Poi, tre anni e dieci mesi per Emanuele Darimadea e Giuseppe Castrovillari, entrambi anche interdetti per cinque anni dai pubblici uffici e custodia cautelare da trascorrere in carcere. Pene minori per Salvatore Sasso, un anno e quattro mesi, e Antonio Galuzzo, otto mesi e non menzione. La sentenza è stata pronunciata oggi dal gup  Giuseppe Biondi. Tra i difensori degli imputati, gli avvocati Raffaele Missere, Pasquale Annicchiarico e Pasquale Fistetti.

Gli arresti del 19 giugno 2018

Il blitz dei carabinieri scattò all’alba del 19 giugno scorso, con dieci ordinanze di custodia cautelare spiccate dal giudice delle indagini preliminari Stefania De Angelis su richiesta del pm Luca Miceli. Quattro degli indagati sono recidivi perché già condannati nel giugno 2017 complessivamente a oltre 25 anni di reclusione per gli stessi reati. Il gruppo, secondo gli investigatori dell’Arma di Oria e della compagnia di Francavilla Fontana, aveva rubato decine di auto e attrezzi agricoli, chiedendo riscatti compresi tra i 500 e i 2mila euro.

Nel corso delle indagini, fu acquisito un video in cui uno dei ladri prima del furto si esibiva in strada in un  ballo hip hop. Vasto il raggio d’azione della banda: oltre al territorio di Oria, dove le auto venivano nascoste, quelli di Ceglie Messapica, San Michele Salentino, Cisternino, Ostuni, e nel Leccese quelli di Campi Salentino, Salice Salentino, nel Tarantino quelli di Manduria, Grottaglie, Carosino e Martina Franca. Ben 22 vittime individuate dai carabinieri non avevano denunciato le successive estorsioni patite.

Il balletto hip hop del ladro

Per le attività dell’indagine, battezzata “Patalini 2”, i carabinieri si avvalsero anche di intercettazioni ambientali (in un caso la cimice fu scoperta da uno degli indagati). Sempre nel corso delle indagini, i carabinieri della stazione di Oria, che riuscirono a trovare il bandolo della matassa individuando uno dei soggetti del gruppo criminoso, recuperarono 29 auto imboscate dai ladri nel territorio della cittadina federiciana.

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