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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Corso Giuseppe Garibaldi

Pioggia di rami dai "cocus" dei corsi: pericolo per l'incolumità dei passanti

Perdono pezzi i "cocus" dei corsi cittadini. Il rischio che un ramo del peso di svariati chili possa finire in testa a un passante è concreto. Per questo, a partire da lunedì 2 giugno, la Multiservizi avvierà un piano di ricognizione volto a scongiurare tale rischio. Si tratta in realtà di un processo fisiologico legato alla maturazione della pianta

BRINDISI – Perdono pezzi i “cocus” dei corsi cittadini. Il rischio che un ramo del peso di svariati chili possa finire in testa a un passante è concreto. Per questo, a partire da lunedì 2 giugno, la Multiservizi avvierà un piano di ricognizione volto a scongiurare tale rischio. Si tratta in realtà di un processo fisiologico legato alla maturazione della pianta.

“Come ogni pianta – spiega l’agronomo della Multiservizi Rino Frigione – anche i cocus fanno i loro frutti: caschi fruttiferi carichi di una particolare specie di datteri”. E quando i frutti giungono a maturazione, inevitabilmente, si staccano. Per questo, una squadra di operai della società Un passante mostra un ramo spezzato-2partecipata effettuerà una ricognizione dei corsi Garibaldi, Umberto e Roma, estirpando le potenziali minacce.

“Dal punto di vista ornamentale – spiega Frigione – i caschi fruttiferi sono belli. Nel momento in cui cadono rappresentano però un problema non solo per il rischio di finire addosso a un passante, ma anche perché rendono la strada scivolosa. Ogni anno predisponiamo questo tipo di intervento”.

Il punteruolo rosso, micidiale parassita di molte specie di piante, è del tutto estraneo a questa vicenda. Il famigerato insetto è stato debellato, almeno per il momento, da Brindisi. Ha funzionato, dunque, il progetto pilota predisposto da Frigione lungo la fila di palme canariensi situate in via Amerigo Vespucci, nel seno di Ponente. “Abbiamo monitorato e trattato questa palme – afferma l’agronomo della Multiservizi – secondo protocolli stabiliti dalla comunità scientifica che rappresentano uno dei sistemi più efficaci nell’attività di contrasto al punteruolo rosso”. Da almeno un anno, non c’è traccia, a Brindisi, del punteruolo. ​

“L’effetto si è azzerato sia per l’eziologia del fenomeno – prosegue Frigione – che per la riduzione pari a circa il 60% delle palme a Brindisi”. Resistono al parassita anche le palme dattilifere piantumate sul lungomare Regina Margherita. “Siamo stati fortunati – dice Frigione – perche se il punteruolo avesse intaccato i cocus, avremmo avuto un grosso problema”. (Le foto sono di Gianni Di Campi)

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