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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Pioggia d'oro, pioggia di condanne

BRINDISI - Al tempo pioveva oro, oggi piovono condanne. Pesantissime. A 15 dei 18 imputati per truffa e falso sono state inflitte dal Tribunale di Brindisi pene esemplari, per aver messo su un sistema fasullo attraverso quale si percepivanoindebitamente milioni di euro di contributi per le calamità naturali. Il conto più salato è quello che è stato presentato in primo grado ad Angela Cucci, 57 anni, moglie del defunto Vito Guarini, dirigente del settore Agricoltura della Provincia di Brindisi (indagato anche lui e deceduto prima della conclusione dell’inchiesta).

BRINDISI - Al tempo pioveva oro, oggi piovono condanne. Pesantissime. A 15 dei 18 imputati per truffa e falso sono state inflitte dal Tribunale di Brindisi pene esemplari, per aver messo su un sistema fasullo attraverso quale si percepivano indebitamente milioni di euro di contributi per le calamità naturali. Il conto più salato è quello che è stato presentato in primo grado ad Angela Cucci, 57 anni, moglie del defunto Vito Guarini, dirigente del settore Agricoltura della Provincia di Brindisi (indagato anche lui e deceduto prima della conclusione dell’inchiesta).

La donna, difesa dagli avvocati Aldo e Mario Guagliani, è stata condannata a 9 anni di reclusione, uno in più rispetto a quanto era stato richiesto dal pm Valeria Farina Valaori al termine della requisitoria dello scorso luglio. Confiscata la struttura agrituristica  di famiglia, una masseria in contrada Marangiulo, a Cisternino. Sei anni all’imprenditore di Torre, Salvatore Sollazzo, 49 anni; 5 anni e 6 mesi per la moglie Palmira Monticelli, 48 anni; due anni ai i figli Vito Antonio Sollazzo e Caterina Sollazzo, 24 e 27 anni.

Per le altre persone finite sotto processo, quasi tutti beneficiari di contributi gestiti con pratiche fasulle dal 2003 al 2009, sono state previste pene che vanno da un anno e sei mesi a 4 anni. Uno di essi è deceduto e quindi è stata pronunciata sentenza di non luogo a procedere. Assolto Pompilio Lolli, 56 anni di San Donaci, difeso dall’avvocato Giancarlo Camassa. Per un’altra persona, Oronzo Mola, è intervenuta la prescrizione a cassare tutto. In quattro, invece, avevano patteggiato in fase preliminare.

L’inchiesta fu delegata ai finanzieri del nucleo di polizia tributaria e fu denominata “Pioggia d’oro”: nel 2009 furono emesse 15 ordinanze di custodia cautelare per truffa e falso e fu sottoposto a sequestro l’agriturismo di proprietà dei coniugi Guarini, in contrada Marangiulo a Cisternino. Parti civili la Regione Puglia e la Provincia di Brindisi, enti i cui risarcimenti saranno stabiliti in sede civile. Secondo quanto è stato accertato il dirigente della Provincia, l’ideatore del raggiro, riusciva a intascare denaro in quantità con un sistemino semplice: gli imprenditori chiedevano di accedere ai fondi per eventi atmosferici straordinari. Dichiaravano di aver subito danni per la pioggia, la neve, la grandine.

La Provincia istruiva le pratiche, i soldi arrivavano. Li incassava quasi tutti lui, tanto da riuscire a realizzare un agriturismo dal valore ingente. Ai titolari delle aziende agricole, per lo più di Fasano e dintorni, spettava una percentuale. Alle 18 di oggi i giudici del Tribunale di Brindisi in composizione collegiale hanno letto il dispositivo, al termine di 8 ore di camera di consiglio. Come già detto, nove anni e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per la Cucci, oltre alla confisca della masseria.

Poi: 3 anni e 6 mesi per Martino Carucci, 47 anni di Ceglie e Domenica Prete, 42 anni di Ostuni; 3 anni e 6 mesi anche per Pietro Carucci, 49 anni di Ceglie; 4 anni per Tommasina Montanaro, 75 anni di Ceglie; 2 anni per Giovanni La Porta, 50 anni di Montalbano e Isabella Caramia, 46 anni, di Montalbano; 1 anno e 6 mesi con pena sospesa a Salvatore Mazzotta, 62 anni di San Donaci; 1 anno e 7 mesi per Vito Mazzotta, 35 anni di San Donaci; 4 anni e sei mesi per Vincenzo Melarosa, 57 anni di Pezze di Greco e per Cosima De Matteis, 56 anni di Pezze di Greco.

E ancora, 6 anni di reclusione per Salvatore Sollazzo, 49 anni di Torre Santa Susanna e 5 anni e 6 mesi per la moglie Palmira Monticelli, 48 anni; due anni per i figli Vito Antonio Sollazzo e Caterina Sollazzo, 24 e 27 anni; assolto Pompilio Lolli, 56 anni di San Donaci; non doversi procedere per Vito Domenico Cucci perché deceduto; non doversi procedere per Oronzo Mola, 45 anni di Montalbano, per prescrizione. Disposte numerose confische.

Del collegio difensivo fanno anche gli avvocati Massimo Manfreda, Francesco Saponaro, Vincenzo Farina, Santo Giorgio Dello Monaco, Elia Immacolata, Nicolangelo Zurlo, Carlo Caniglia, Marcello Zizzi, Vanessa Sansonetti, Pompilio Faggiano, Alfredo Cavallo e  Marino Anglani.

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