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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Polizia municipale, il comandante Nigro porta il Comune in Tribunale

“Illegittima interruzione del rapporto di lavoro”. Chiesta assunzione a tempo indeterminato, in aggiunta al risarcimento danni non patrimoniali. Azioni legali anche dall’ex dirigente Trane e dall’ex segretaria del sindaco

BRINDISI – Ha rotto il silenzio l’ex comandante della Polizia municipale di Brindisi, Teodoro Nigro, in servizio a Cisternino dopo la fine del rapporto di lavoro con il Comune. E quel che doveva dire sullo “stop” deciso dal commissario, l’ha riferito al giudice del lavoro, citando in giudizio l’Amministrazione con una sola richiesta: “Reintegrazione nel posto di lavoro”. Così come ha fatto l'ex dirigente del settore Affari Legali, Francesco Trane.

L’atto di citazione

Il commissario Santi Giuffré-2Il “suo” posto di lavoro, quello che secondo l'avvocato Francesco Silvestre (ex vice sindaco nella Giunta centrista di Angela Carluccio)  spetta al comandante Nigro perché l’interruzione del contratto è “illegittima” essendo stata decisa prima della scadenza naturale del rapporto che ha durata triennale. Ad avviso del civilista che assiste Nigro la data di scadenza è il 14 giugno 2020 e non il 31 dicembre 2017, come sostenuto dal Comune. Per questo motivo, è stato chiesto al Tribunale – in funzione di giudice del lavoro – di “ordinare all’Amministrazione cittadina di reintegrare immediatamente il ricorrente nell’incarico di comandante del settore Polizia urbana o altro equivalente, ripristinando il rapporto nella sua effettiva durata triennale”. L'incarico è stato assegnato ad Antonio Claudio Orefice, sempre con atto del commissario Santi Giuffrè.

Il risarcimento dei danni

Non solo. No, perché nell’atto di citazione è stata chiesta la “condanna del Comune di Brindisi al risarcimento dei danni patrimoniali in misura pari quanto meno alla differenza tra le retribuzioni effettivamente percepite e quelle alle quali avrebbe diritto sino alla effettiva reintegrazione”. Con maggiorazioni per interessi e svalutazione monetaria, nonché al versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali. E con condanna anche al pagamento delle spese legate alla controversia.

L’assunzione a tempo indeterminato

Il giudizio potrebbe avere un’appendice dal momento che lo stesso legale di Nigro ha espresso “riserva di proporre in separata sede, domanda di risarcimento dei danni non patrimoniali, derivanti anche dall’abuso da parte del Comune di Brindisi, del contratto a termine”. E ancora riserva di presentare “domanda di accertamento del diritto alla stabilizzazione del rapporto da tempo determinato, a tempo indeterminato, nel ruolo di dirigente”. In tal modo entrando a far parte della cosiddetta pianta stabile di Palazzo di città.

L’udienza di comparizione delle parti è stata fissata per il prossimo 30 maggio. In questa sede l’Amministrazione sarà rappresentata dagli avvocati interni Monica Canepa ed Emanuela Guarino, alle quali è stato conferito incarico dal commissario Santi Giuffrè. La delibera per la costituzione in giudizio è stata firmata nella giornata di ieri, con i poteri della Giunta, avendo come base la relazione firmata dal dirigente del settore Personale Angelo Roma, per il quale nessun rilievo può essere opposto ai provvedimenti adottati dallo stesso commissario. Nigro, nel frattempo, guida gli agenti della polizia municipale di Cisternino: incarico a termine, sino alla fine dell’anno, assegnato dal sindaco Luca Convertini.

Gli altri ricorsi

L'avvocato Francesco Trane-2Analoga richiesta è stata avanzata al giudice del lavoro dall’avvocato Francesco Trane, ex dirigente del settore affari legali di Palazzo di città. Prima udienza il prossimo 16 maggio. Anche in questo caso saranno gli avvocati interni, ex colleghe dello stesso Trane, a difendere gli atti adottati dal commissario. Oggetto del contendere è la rottura del rapporto di lavoro prima della scadenza dei tre anni. Con riserva di chiedere la stabilizzazione, oltre ai danni patrimoniali e non.

A ricorrere in Tribunale c’è anche Adele D’Angelo, ex segretaria dei sindaci Domenico Mennitti e Mimmo Consales: chiede di accertare “il diritto alle differenze retributive per aver svolto mansioni superiori di istruttore amministrativo, pari a 52.032,24, con riferimento al periodo di tempo compreso tra il 2001 e il 2016”. Anche in questo caso da Palazzo di città, è stata decisa la costituzione in giudizio per “resistere”: il Comune di Brindisi dice no affermando che le mansioni svolte effettivamente sono quelle e che non risulta agli atti alcun formale conferimento di incarichi di livello superiore. Stagione dei ricorsi. 

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