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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Porticciolo, via libera alla cessione delle azioni del Comune

“Asta pubblica con offerte al rialzo sul valore di 198mila euro”: il bando per Bocca di Puglia bando il mese prossimo. Confermata la delibera del Consiglio del 22 dicembre approvata dal solo centrosinistra

BRINDISI – Il Comune scrive l’ultimo capitolo della storia nata con la creazione del porticciolo turistico e dà il via libera alla vendita del pacchetto azionario di cui è titolare nella società Bocca di Puglia. Intende chiedere poco meno di 200mila euro e lo farà con un’asta pubblica a cui potranno partecipare sia persone fisiche che giuridiche.

Angelo ROMAIl bando, versione europea, dovrebbe essere pronto per l’inizio del prossimo mese e costituisce la naturale prosecuzione della volontà espressa dal Consiglio comunale nella seduta del 22 dicembre 2015, con i voti del solo centrosinistra, vale a dire Pd e alleati di centro. Gli esponenti delle opposizioni lasciarono l’Aula prima che si arrivasse a discutere l’argomento posto in votazione dall’assessore al Bilancio Carmela Lo Martire, dopo aver contestato la maggioranza sull’aumento del capitale sociale per la Multiservizi.

Il testo dell’asta sarà definito dal capo di Gabinetto, Angelo Roma (nella foto in alto) e sarà sottoposto al vaglio del dirigente del settore Affari Generali, Costantino del Citerna al quale spetta il compito di procedere con la pubblicazione e di occuparsi degli adempimenti conseguenti.

La cessione è il “risultato dell’attività istruttoria”  che ha portato ad accertare l’assenza di “estremi per un interesse rinnovato dell’Ente al mantenimento della partecipazione”, anche partendo dall’analisi delle condizioni di salute delle società Bocca di Puglia, nata nel 2003 per la costruzione e la gestione del porticciolo a vocazione turistica. L’ultimo bilancio disponibile si riferisce al 2014, anno chiuso con una perdita pari a 297.052 euro, “a seguito  della contrazione dei ricavi “caratteristici” e della lievitazione degli interessi sul debito verso l’azionista di maggioranza Igeco. Di conseguenza il capitale è andato giù in picchiata, riducendosi di oltre un terzo, trascinato da continue perdite, arrivate a quota 687.726 euro. Da qui la scelta: cedere il pacchetto pari al 20,22 per cento.

Il porticciolo turistico di BrindisiIl Comune risulta titolare di una quota di capitale sociale di 477.007 euro, costituita da 4.770.073 azioni, ciascuna del valore nominale di 0,10 euro. Quanto valgono sul mercato l’ex sindaco lo ha chiesto al direttore del Dipartimento di Studi aziendali e giusprivatistici dell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Vittorio Dell’Atti, che altri non è, se non l’ex presidente del collegio dei revisori dei conti del Comune. La lettera di Consales risale al 25 giugno scorso, la risposta del docente è del 14 dicembre scorso: quelle azioni sul mercato valgono 198.231 euro e 36 centesimi, a fronte del “valore del capitale economico del complesso aziendale Bocca di Puglia spa che è stato determinato in 980.324,24”.

I numeri sono il risultato dell’applicazione di un modello finanziario che si chiama Discounted cash flow analysis con la determinazioni di previsioni che hanno portato ad “escludere in via prudenziale qualsiasi ipotesi di crescita” per due motivi, secondo Dell’Atti: “La società non ha predisposto piani pluriennali, né programmi da cui evincere strategie di sviluppo e poi ha registrato quasi costantemente negli ultimi anni perdite che hanno eroso progressivamente il capitale proprio.

La procedura di “dismissione della partecipazione del Comune” , quindi, ci sarà e passerà dall’”asta pubblica. Le offerte dovranno essere al rialzo sul valore di 198.231 euro e 36 centesimi”, con “diritto di prelazione in capo ai soci ossia Igeco costruzioni spa, Marinedi, dell’imprenditore Renato Marconi), titolare di quota di capitale di 558.2525 euro costituito da 5.582.523 azioni rilevate da Italia Navigando, pari al 23,67; Cogit spa, titolare di quota di capitale di 19mila euro, costituita da 190mila azioni, pari allo 8,81 per cento ed Assonautica, titolare di una quota di capitale di mille euro costituita da diecimila azioni, pari allo 0,04 per cento.

Il Comune ha deciso anche di chiudere con il Pacchetto localizzativo Brindisi, sempre in linea con la deliberazione del Consiglio comunale dello scorso mese di dicembre, e metterà in vendita le quote a 3.312 euro. La società  nasce nel 1994 con l’obiettivo di “promuovere attività dirette allo sviluppo produttivo integrato ed occupazionale dell’area di Brindisi mediante l’attingimento di fondi nazionali”.

Le quote di cui l’Amministrazione è titolare sono pari al 16,56 per cento. Il Plb ha un cespite attivo costituito dal “saldo di due distinti conti correnti bancari, accesi presso la Banca Popolare Pugliese e il Monte dei Paschi di Siena per complessivi 1.378.234 euro”, stando a quanto emerge dalla relazione dell’ex liquidatore Luigi De Michele.

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