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Cronaca

Prima condanna, a cinque anni, per l'albanese dalla rapina facile

LECCE – Prima condanna per Fatjon Budani, 21enne albanese, ma residente a Brindisi, ritenuto autore, insieme con altri complici di una lunga serie di rapine ai danni di gioiellerie di Brindisi, Lecce e Taranto. I primi cinque anni di reclusione gli sono stati inflitti dal gup Cinzia Vergine per la rapina messa a segno alla gioielleria Riviere, di via Nazario Sauro, in pieno centro a Lecce. Una rapina del valore di 300mila euro, condotta insieme con un complice, il 17 G.S. sempre di Brindisi. Ad incastrare i due rapinatori le immagini delle telecamere a circuito chiuso della stessa gioielleria. Immagini di inaudita violenza e crudeltà che riprendono i rapinatori impegnati a malmenare la titolare del negozio, una donna indifesa, che fu legata, mani e piedi e picchiata.

LECCE – Prima condanna per Fatjon Budani, 21enne albanese, ma residente a Brindisi, ritenuto autore, insieme con altri complici di una lunga serie di rapine ai danni di gioiellerie di Brindisi, Lecce e Taranto. I primi cinque anni di reclusione gli sono stati inflitti dal gup Cinzia Vergine per la rapina messa a segno alla gioielleria Riviere, di via Nazario Sauro, in pieno centro a Lecce. Una rapina del valore di 300mila euro, condotta insieme con un complice, il 17 G.S. sempre di Brindisi. Ad incastrare i due rapinatori le immagini delle telecamere a circuito chiuso della stessa gioielleria. Immagini di inaudita violenza e crudeltà che riprendono i rapinatori impegnati a malmenare la titolare del negozio, una donna indifesa, che fu legata, mani e piedi e picchiata.

Budani, arrestato il primo febbraio scorso in una stazione di servizio di Cellino San Marco dagli agenti dalla squadra mobile – condotta dal vice questore Francesco Barnaba che era sulle sue tracce da tempo – era a bordo di un’Alfa Romeo 159 rubata a Lecce. L'albanese è ritenuto anche  l'autore del colpo del 10 gennaio scorso ai danni della gioielleria Renna-Petrera, al quartiere Commenda di Brindisi che fruttò un bottino di 100mila euro, insieme con il 30enne brindisino Damiano Licciulli, che si presentò in questura assieme al suo avvocato ammettendo di essere uno degli autori del colpo (quest'ultimo fu arrestato il 28 gennaio).

Fatjon Budani sarà giudicato anche dai magistrati della procura e del ufficio del gip di Tarato per due rapine in gioielleria avvenute l’8 novembre a Massafra e il 17 novembre a Martina Franca. In quest’ultimo caso, le videocamere avevano ripreso in maniera molto nitida i volti dei due banditi mentre aggredivano il proprietario del negozio e prendevano in ostaggio la commessa. Uno dei rapinatori era il brindisino 23enne Francesco Convertino, arrestato nella notte tra il 3 e il 4 dicembre dalla Mobile di Brindisi e dal commissariato di Grottaglie: si era sposato da appena una settimana.

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