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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Primo test per l'idrovolante di Adri Seaplanes

BRINDISI – E’ entrato nel porto medio alle 10.05 flottando sui galleggianti, dopo l’ammaraggio di dieci minuti prima nel grande specchio d’acqua dell’avamporto, certo uno spazio più rassicurante per il primo test a Brindisi. Ad attendere l’idrovolante Cessna c’era un battello veloce della Guardia Costiera.

BRINDISI – E’ entrato nel porto medio alle 10.05 flottando sui galleggianti, dopo l’ammaraggio di dieci minuti prima nel grande specchio d’acqua dell’avamporto, certo uno spazio più rassicurante per il primo test a Brindisi (video). Ad attendere l’idrovolante Cessna noleggiato per le sperimentazioni previste dal progetto transfrontaliero Adri Seaplanes, c’era un battello veloce della Guardia Costiera, che ha provveduto a tenere libera la zona di manovra e poi a scortare l’idrovolante sino all’ormeggio a ridosso della diga di Bocche di Puglia.

Solo un test, dunque, perché il progetto Adri Seaplanes, che coinvolge come capofila la Provincia di Teramo, e come partner l’Autorità Portuale di Brindisi; la Prefettura di Corfù (Grecia); il Porto di Bar (Montenegro); la Regione Puglia – Assessorato ai Trasporti ; l’Autorità Portuale di Pula (Croazia); il porto di Valona (Albania); il Ministero dei Trasporti del Montenegro; l’ Enac -Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Due milioni di euro i fondi stanziati per la sperimentazione dal Il progetto è uno dei 32 finanziati dal Comitato di Sorveglianza del Programma comunitario di Cooperazione transfrontaliera “CBC IPA Adriatico”. Previsto il noleggio di un idrovolante da 19 passeggeri, quello del volo di prova odierno.

Resta da vedere se poi la cosa avrà un seguito, dipenderà anche dall’eventuale interesse di compagnie commerciali verso la gestione di questo genere di servizio. Adri Seaplanes deve dimostrane la fattibilità tecnica e verificare le strutture e l’assistenza disponibili. A Brindisi, si sta ristrutturando il tratto di banchinamento interno della diga di Bocche di Puglia perché sia percorribile a piedi o da mezzi di servizio, nel tratto dall’imbocco della diga stessa (prolungamento di via Climene) sino al pontile galleggiante approntato per l’ormeggio dell’idrovolante. Teoricamente, questo percorso può collegarsi direttamente al Marina di Brindisi, che diventerebbe la vera base logistica dell’idrovolante.

L'intera operazione è stata coordinata a mare dallla Capitaneria di Porto di Brindisi,  e dal comandante Giuseppe Minotauro, mentre per le altre operazioni il pilota ha seguito le indicazioni della torre di controllo dell'aeroporto di Brindisi, per non intralciare i movimenti nel cono di atterraggio della pista principale.

 

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