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Cronaca

Radioterapia: digitalizzazione e nuove tecnologie per i pazienti brindisini

Dopo la Radiodiagnostica, la Asl di Brindisi ha completato la digitalizzazione anche del processo radioterapico

BRINDISI - Il 2016 è stato l'anno della digitalizzazione della Radioterapia. Dopo la Radiodiagnostica, la Asl Brindisi ha completato la digitalizzazione anche del processo radioterapico. Ciò significa che tutte le fasi di assistenza del malato oncologico in Radioterapia, dalla prima visita alla terapia ed al follow-up, non richiedono più l'utilizzo di cartelle e documenti cartacei, ma dati e immagini viaggiano in rete. 
L’innovazione consente immediata tracciabilità e completezza delle informazioni con notevole vantaggio per il paziente. Il curante può infatti consultare tutta la storia dell’assistito da qualsiasi postazione nel reparto evitando superflue ricerche e spostamenti.

Questo progresso è stato avviato in concomitanza con l'arrivo dell'acceleratore Trilogy nel 2015 che permette di eseguire radioterapia stereotassica, Imrt (intensità modulata) Igrt (guidata dalle immagini), Vmat (dinamica), Gating respiratorio (controllo dei movimenti respiratori) con l'utilizzo di fasci Fff (Flattening Filter Free) cioè fasci che erogano la  dose in minor tempo. L'insieme di queste moderne possibilità tecnologiche rende i trattamenti più brevi e più precisi.

Ma non è tutto. La Asl sta procedendo alla sostituzione anche di un secondo acceleratore lineare con un nuovo apparecchio con le medesime caratteristiche del primo in modo da offrire alla popolazione della intera  provincia di Brindisi cure allo stato dell'arte.
Nel 2016 sono stati trattati circa 930 pazienti di cui 32 con radioterapia  stereotassica, 19 su lesioni intracraniche e 13 su lesioni extracraniche.

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