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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Progetti per fontana e lungomare

BRINDISI – Duecentottantamila euro per i lavori di restauro della Fontana Tancredi, cinquecentomila euro per rifare il lungomare Amerigo Vespucci. Il commissario prefettizio Bruno Pezzuto l'aveva annunciato all’atto del suo insediamento: “Non mi occuperò solo della gestione dell'ordinario”, promessa mantenuta in particolare sul fronte delle opere pubbliche. IlC omune ha infatti contratto un mutuo di 500 mila euro per rifare il look al lungomare Amerigo Vespucci, al quartiere Casale.

BRINDISI – Duecentottantamila euro per i lavori di restauro della Fontana Tancredi, cinquecentomila euro per  rifare il lungomare Amerigo Vespucci. Il commissario prefettizio Bruno Pezzuto l'aveva annunciato all’atto del suo insediamento: “Non mi occuperò solo della gestione dell'ordinario”, promessa mantenuta in particolare sul fronte delle opere pubbliche. IlC omune ha infatti contratto un mutuo di 500 mila euro per rifare il look al lungomare Amerigo Vespucci, al quartiere Casale.

Il progetto di lungomare Vespucci prevede la realizzazione di tre box per ospitare gli ambulanti delle paninoteche che saranno dotate di servizi igienici ed energia elettrica. Le attività saranno assegnate attraverso bando pubblico. E’ prevista l’installazione di nuove panchine e la realizzazione di un impianto di illuminazione pubblica. La gara d'appalto per la riqualificazione di quest'area dovrebbe essere indetta all'inizio del 2012, una volta ottenuto il finanziamento.

Il commissario prefettizio non fa mistero del progetto e spiega che è in corso di elaborazione un pacchetto di opere pubbliche da realizzare in tutti i quartieri della città che non richiedono un grande impegno economico. In questi progetti è previsto anche il rifacimento di piazza di Summa. Parte anche il progetto di restauro della Fontana Grande, nota ai brindisini come Fontana Tancredi. A spiegare tutti i lavori - progettati dall’architetto Paolo Tagliamento, e affidati, a seguito di procedura concorsuale, alla ditta Acca Costruzioni, per un importo pari di 280.000 euro (base d’asta 173.200) che saranno ultimati entro la fine dell’anno in corso - ed i motivi che sottendono alla loro esecuzione, una corposa e dettagliata nota diffusa dal settore Beni monumentali e gestione delle sedi culturali, diretto dall’architetto Maurizio Marinazzo, di seguito riportato integralmente per completezza dell’informazione.

La fontana originaria risale al periodo romano, ma venne ricostruita alla fine del XII secolo per volere di Tancredi, re normanno, in occasione del matrimonio del figlio Ruggero con Irene, la figlia dell'imperatore di Costantinopoli. Un'iscrizione riporta i nomi di Tancredi e Ruggero, mentre un'altra epigrafe ricorda un secondo restauro, attuato alla metà del Cinquecento, su commissione di Ferdinando Loffredo, governatore di Otranto. Nell'Ottocento la fontana venne ricostruita e ampliata e, oltre alle iscrizioni precedenti, vennero aggiunti gli stemmi della città, di Loffredo e di Carlo V.

Le patologie che caratterizzano un po’ tutti gli elementi strutturali e decorativi della monumentale Fontana sono quelle tipiche dovute al degrado dei materiali lapidei causati principalmente dall’interazione tra gli stessi e l’ambiente che li circonda. Quasi sempre il degrado è legato alla presenza dell’acqua piovana, di condensa e di risalita. Altro punto da tenere presente è il comportamento dei materiali lapidei nei confronti dei fattori ambientali influenzato in modo determinante dalle loro caratteristiche.

Gli interventi necessari a risolvere i problemi della Fontana Tancredi sono di varia natura e saranno finalizzati ad arginare i fenomeni di degrado, abbandono e deterioramento che hanno determinato le attuali condizioni del manufatto. Essi prevedranno pertanto trattamenti specifici anche con prodotti chimici nei settori di intervento in cui i componenti lapidei richiedono tali tipi di rimedi. Per quanto riguarda il restauro della facciata principale si farà uso di tecniche e magisteri particolari, quali restauro di elementi scolpiti, pulitura specifica, tecnica del cuci-scuci in casi molto limitati, consolidamento del paramento murario, incollaggi ecc.

Per le cornici e gli elementi decorativi si eseguirà il restauro degli elementi mediante tassellatura e piccole integrazioni dei volumi mancanti con incollaggio di resine epossidiche. La scelta del materiale e del metodo da impiegare va effettuata sulla base di opportune verifiche, preliminari all’intervento. Scopo della pulitura dal punto di vista della conservazione è la rimozione di quanto è dannoso per il materiale lapideo; tutto ciò deve limitarsi rispettando non solo le policromie e patine naturali, ma anche lo strato più superficiale lapideo.

Il procedimento scelto è quello di far precedere la pulitura da un preconsolidamento. Sotto controllo di personale specializzato della competente Soprintendenza si effettueranno le necessarie operazioni con l’ausilio di micro sabbiatrice, acqua atomizzata, impacchi di polpa di carta e successivi interventi di preconsolidamento e consolidamento, incollaggi. Operazioni finali queste indispensabili per garantire durata all’intervento di conservazione. Tali operazioni saranno eseguite sull’intera superficie del manufatto.

I lavori saranno completati con l’intervento di bonifica del giardino, con lo sradicamento di alcune limitate essenze, la formazione e posa in opera di vialetti pedonali per una migliore e completa fruibilità dell’area, la fornitura e messa a dimora di piantumazioni a cespuglio, ad essenze autoctone tali da lasciare visibile il monumento, ai lati del vialetto di camminamento; la fornitura e messa a dimora di essenze a sviluppo più alto lungo il confine sud dove esiste un muro di confine con altre proprietà private, tale da creare una siepe sempre verde ed una barriera rispetto alle nuove edificazioni.

Poi ancora la fornitura e posa in opera di panchine in ghisa e legno, cestini porta carte in acciaio zincato e verniciati color nero; la fornitura e posa in opera di impianto elettrico lungo il percorso pedonale mediante pali di bassa altezza completi di globo e lampada a risparmio energetico e di illuminazione artistica con faretti e lampade agli ioduri metallici tale da ben illuminare con luce gialla la facciata della fontana; la formazione e posa in opera di una cisterna in c.a. da circa mc.10 per il raccoglimento delle acque sia meteoriche che rivenienti dallo straripamento delle vasche della fontana, completa di impianto di irrigazione, con adeguata pompa di sollevamento e quant’altro occorre per rendere il lavoro completo atto a garantire l’irrigazione delle essenze messe a dimora lungo il giardino.

Infine, la fornitura e posa in opera di ringhiere in ferro simili a quelle esistenti sulle pareti di terrazzamento; il trattamento antiruggine e la verniciatura delle ringhiere e dei cancelli esistenti; la formazione e posa in opera di nuova griglia di raccolta delle acque lungo il prospetto della fontana con canalizzazione verso la cisterna.

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