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Cronaca

Multiservizi, Camassa: “Debiti per sei milioni da spalmare in 10 anni”

Pubblicati curriculum e piano salva società del neo amministratore unico. Si è insediato oggi: "Necessario recuperare almeno 600mila euro l'anno, no al ribasso del 35 per cento deciso da Castelli e ad affidamenti al telefono". Nuove attività: "Rifiuti e riqualificazione urbanistica". Sul personale: "Direttori tecnico e commerciale per non lasciare in mano la società a una qualsiasi figura"

BRINDISI – “Visto che la Multiservizi ad oggi conta circa 220 unità lavorative di cui una quarantina di precari e sei milioni di debiti, affinché si possa arrivare a un pareggio di bilancio, vi è bisogno di attivare alcuni interventi urgenti”.Il piano salva società, è stato illustrato in una pagina, da Vito Camassa al momento della presentazione della candidatura come amministratore unico della partecipata, nomina poi arrivata dopo l’audizione pubblica con decreto della sindaca Angela Carluccio.

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Il perito tecnico, “diploma al Giorgi del 1974, con 54 su 60”, ha spiegato in poche righe le manovre che intendeva attuare per rianimare la srl “per conoscenza diretta, per aver amministrato in passato la Multiservizi”. Correttivi che oggi ha illustrato al personale incontrato per la prima volta. Camassa si è insediato ufficialmente nello stesso giorno della presentazione della nuova Giunta (uguale alla precedente). Anche se alcune organizzazioni sindacali si sarebbero dimostrate scettiche. Fatto sta che quel “piano” ha ottenuto la fiducia della prima sindaca. In primis, secondo Camassa “per ripianare il debito, che è di una certa consistenza, bisogna spalmarlo nell’arco di un decennio”, ha scritto in coda al suo curriculum, pubblicato dopo le contestazioni delle opposizioni. Forse tardivamente, dopo la selezione, ma tant’è. “Quindi – si legge vi è bisogno di recuperare sei-settecentomila euro l’anno attraverso una oculata gestione”.

In che modo? In via riassuntiva nel seguente modo: “Uno dei punti critici più importanti è quello di rivedere il ribasso imposto dal commissario prefettizio, dottor Castelli, pari al 35 per cento ad ogni incarico dato alla Multiservizi”. Il motivo: “E’ un ribasso inaccettabile in quanto le gare d’appalto esterne vengono assegnate con dei ribassi medi di circa il 15-16 per cento”. Correggendo il tiro, i risultati sarebbero positivi: “Tutto ciò porterebbe nelle casse dell’azienda, circa trecentomila euro l’anno”. L’altro tasto dolente, secondo Camassa, è costituito da “incarichi che spesso non sono dati attraverso strumenti tecnici tipo delibera, ma telefonicamente o, addirittura, a voce e questo comporta spesso e volentieri dei contenziosi tra l’azienda e l’Amministrazione comunale per mancanza  di risorse per la prima”.

Di cosa avrebbe necessità la Multiservizi? “Vi è bisogno di un direttore tecnico e di un direttore commerciale per non lasciare in mano a una qualsiasi figura del personale che porta danni alla società”, ha scritto Camassa. “Vi è urgente bisogno della riqualificazione del personale che possa coprire nuovi servizi tipo la gestione del cimitero, l’autospurgo e vari lavori di riqualificazione urbanistica sino a 150mila euro con affidamento diretto”. Una precisazione: “Questo è per tamponare le urgenze mentre bisogna guardare al futuro dove la Multiservizi può avere un ruolo importante nello smaltimento dei rifiuti e in altri settori”. Quali? Non è scritto. Non nel foglio contraddistinto dal numero 5 che segue il curriculum.

Quanto alle esperienze: “Marketing territoriale, organizzazione eventi, manifestazioni, convegni, moda, accessori di arredamento, direzione showroom, assistenza diretta ai clienti e pubbliche relazioni anche di livello istituzionale, comuni, province e regioni”. Segue l’elenco dettagliato: “Sino al dicembre 2016, dal 25 giugno 2013, titolare di attività di somministrazione alimenti e bevande”, sempre sino allo scorso dicembre “socio di maggioranza La Marinara srl” e presidente dell’associazione turistico-culturale onlus Sole (incarico dal 18 aprile 2014).

Andando indietro nel tempo: “amministratore unico Oasis dal 2010 al 2013, socio di maggioranza del Booba Beach dal gennaio 206 al dicembre 2008” e ancora amministratore unico Filati testurizzati Brindisi da gennaio 1998 al dicembre 2016”, dal “1976 al ’92 titolare azienda commerciale l’Alternativa”, dal “’97 al 2002 consigliere comunale con delega al partenariato economico internazionale”. Camassa è stato anche vice presidente del Consorzio di Torre Guaceto, dal ’99 al 2002, per pochi mesi nel 2002 presidente della Multiservizi. Nel curriculum ha indicato, inoltre, di essere stato “componente della commissione Case popolari Iacp dal 2000 al 2005, segretario provinciale della Confesercenti dal ’95 al 2005”. Ultima nota sulle lingue: inglese e francese, tra ottimo e buono, fra comprensione, scritto e parlato.

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