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Cronaca

Appalto gas zona industriale: "Le aziende pagano di più, Rollo fa cassa"

Si accende la guerra sull'affidamento della gestione della rete gas nella zona industriale di Brindisi alla Molise Gestioni Srl di Campobasso, dopo gara bandita alla fine del 2013 quando l'Asi sciolse il contratto di comodato gratuito con la Snam. Giovanni Brigante attacca Marcello Rollo

BRINDISI – Si accende la guerra sull’affidamento della gestione della rete gas nella zona industriale di Brindisi alla Molise Gestioni Srl di Campobasso, dopo gara bandita alla fine del 2013 quando l’Asi sciolse il contratto di comodato gratuito con la Snam. Mogest è già operativa da dicembre quando Marcello Rollo, il presidiente dell’Asi, intervenne per la prima volta in difesa di questa scelta smentendo che l’operazione avrebbe solo arricchito le casse del consorzio, la società molisana e aggravato i costi del metano per le aziende della zona industriale brindisina. Oggi sull’affidamento punta l’indice il consigliere regionale Giovanni Brigante (La Puglia per Vendola), con una interrogazione rivolta al presidiente della giunta regionale, all’assessore regionale alle attività produttive, al presidiente del consiglio regionale, ai presidenti della Provincia e della Camera di Commercio di Brindisi e al sindaco del capoluogo.

CHI E’ MOLISE GESTIONI SRL

Brigante però parte dal presupposto che la Molise Gestioni sia una piccola azienda con soli undici dipendenti e mezzo milione di capitale sociale. In realtà Mogest è una società operativa del Gruppo Falcione, uno dei più attivi nell’import e nella distribuzione del gas naturale in Italia, interamente controllata da Phlogas (amministrata da Marco Meo), che si occupa anche della vendita del gas ai clienti finali, essendo l’attività di distribuzione separata per legge da quella di appunto di vendita. Phlogas a sua volta è controllata da Burns Srl, la società del gruppo Falcione, settore energia, che in Albania nel 2004 presentò il progetto per un rigassificatore a Levan della capacità di 12 miliardi annui di metri cubi di metano. Gas che poi sarebbe stato trasferito in Italia con un metanodotto sottomarino sino ad un punto di approdo sulla costa di Torchiarolo, o – si è detto più recentemente nel 2013 – addirittura sulla attuale colmata di British Gas sotto confisca nel porto esterno. Progetto di cui non conosciamo l’iter ma è da scartare il completamento previsto nel 2017.

Marcello RolloLA VERSIONE DI ROLLO

Il gas importato e distribuito da Phlogas arriva dall’Algeria, sulla base di un contratto pluriennale per la fornitura di mezzo miliardi di metri cubi. E sarà quello, probabilmente, che sarà venduto alle aziende della zona industriale brindisina. A dicembre, sul passaggio da Snam a Mogest, Marcello Rollo aveva detto che la situazione “è diventata insostenibile allorché, un paio di anni fa, la Snam chiese al Consorzio di provvedere ad alcune manutenzioni straordinarie, importantissime ai fini della sicurezza, dell’ordine di svariate centinaia di milioni di euro (cifra che obiettivamente appare spropositata, ndr). L’impegno finanziario era naturalmente insostenibile per l’ente che avviò il procedimento di risoluzione del contratto di comodato gratuito con Snam e bandì gara pubblica per l’affidamento della concessione del servizio di distribuzione di gas metano nella zona industriale di Brindisi”.

La stazione gas della zona industriale di Brindisi (2)-2-2Poi Rollo enumerò i vantaggi dell’operazione. “Prima di tutto, è stato possibile dare corso a tutti quegli interventi di manutenzione straordinaria che erano stati segnalati da Snam per mettere la rete in sicurezza. Dopo venti anni di vani tentativi, con questo appalto, finalmente si potrà estendere la rete di distribuzione del metano alla piccole e media imprese, perché il contratto prevede che Molise Gestioni Srl ampli gratuitamente la rete alla pressione di 5 Bar che consente l’utilizzo del metano anche dalle Pmi. Inoltre, Molise Gestioni Srl, insieme ai tecnici del Consorzio, ha reso possibile un importante collegamento alla rete di distribuzione di metano da parte di una importante impresa multinazionale (Avio Aero, ndr) presente sul territorio che si era rivolta precedentemente infruttuosamente alla Snam. Infine, da indagini informali assunte, i costi di rete sono apparsi nella media nazionale. In base ai consumi del 2013, le cosiddette royalties per il Consorzio si abbasserebbero di almeno un terzo. Le tesse inoltre sono al lordo delle spese del Consorzio”.

LE ACCUSE DI BRIGANTE

“Una politica attenta non può esimersi dal portare all’attenzione istituzionale e pubblica scelte di enti, quale l’Asi, che vanno ad inficiare la competitività di importanti realtà produttive operanti nell’area. Nello specifico: il Consorzio Asi di Brindisi ha affidato per 12 anni ad una Società molisana - la Molise Gestioni Srl,  Unica partecipante al bando di gara - la gestione del vettoriamento del metano nella zona industriale; la stessa Società è una piccola realtà locale, che espleta analoga attività solo e soltanto nel proprio territorio, con appena 11 dipendenti e 500.000,00 di euro di capitale sociale; in Italia nelle varie zone industriali la gestione di questo tipo di impianti è interamente affidata a Snam Rete Gas; il costo per metro cubo, derivante anche da una serie di orpelli tra cui royalties da riconoscere al Consorzio Asi di Brindisi con le quali riequilibrare il proprio bilancio economico e finanziario, naturalmente è in fase di lievitazione”, sostiene invece il consigliere regionale, e comunale, Giovanni Brigante, imprenditore metalmeccanico.

Giovanni Brigante“Più precisamente il costo aggiuntivo per il vettoriamento, (mediamente in Italia di 1 cent per metro cubo di gas) risulta essere di ben 3 cent, di fatto scaricato sulle aziende che usufruiscono di tale servizio. Non vengono esplicitati in alcun modo gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria ed i loro eventuali costi. Per non parlare – sostiene Brigante - dell’esigenza di ampliare la rete di distribuzione (che richiede ingenti risorse finanziarie) dal momento che attualmente solo 16 Aziende hanno l’allacciamento alla rete del gas. Alla luce di quanto sopra esposto, si chiede ai massimi rappresentanti istituzionali regionali in nome e per conto della Regione Puglia, ente di vigilanza sui Consorzi, nonché investitore pubblico finalizzato allo sviluppo di territori ed imprese, se siano a conoscenza di questo processo - spacciato per innovativo - e che invece causa un ulteriore pesante onere finanziario sulle realtà produttive, che invece si devono intendere come risorse e soggetti economici da tutelare”, conclude il firmatario dell’interrogazione a Vendola e a Loredana Capone.

Secondo Giovanni Brigante, altro che convenienze all’orizzonte: “Per le 16 aziende sul territorio interessate dalla questione, l’aggravio economico per l’approvvigionamento del metano certifica numeri da capogiro, tali da mettere in seria discussione ulteriori loro investimenti, se non addirittura la permanenza  nella zona industriale di Brindisi”, quindi perché “si è deciso di assumere un così particolare impegno con un’azienda, le cui dimensioni non forniscono alcuna garanzia certa per il futuro, a scapito di un consolidato rapporto con il maggior fornitore di tali servizi in Italia, ossia Snam Rete Gas”? Ma, come abbiamo già visto, Molise Gestioni Srl non è una piccola azienda, ed è altrettanto poco credibile che sia Brindisi per fare beneficenza accollandosi “gratuitamente” lavori di manutenzione e messa in sicurezza (sia pure non certo per centinaia di milioni di euro) e distribuendo nel contempo gas a prezzi in linea con quelli in vigore in altre Arre di sviluppo industriale, come sostiene Rollo. Chi ha ragione tra i due? Lo dica Confindustria Brindisi, che ha tutti gli elementi per una valutazione del caso.

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