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Cronaca

Rapina all’automobilista, libero Protino: “Lavora in Germania, lontano da ambienti criminali”

"Si è consegnato spontaneamente". Parere contrario del pm. Per Tedesco ricorso al Riesame dopo la confessione. La pistola non è stata trovata. Resta ai domiciliari Narcisi

BRINDISI – Dopo quattro notti trascorse nel carcere di Brindisi, è tornato in libertà Samuele Protino, 19 anni da compiere a giugno, arrestato dalla Mobile con le accuse di rapina aggravata ai danni di un automobilista di Ostuni e porto e detenzione di una pistola calibro 7,65 per esplosione di un colpo sul parabrezza per costringere l’uomo a fermarsi, a scendere e a lasciare l’Audi A4.

La scarcerazione

PROTINO (FILEminimizer)-2Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi, Tea Verderosa, ha revocato l’ordinanza di custodia cautelare firmata in precedenza, accogliendo l’istanza presentata dall’avvocato Giuseppe Guastella, difensore di Protino. Il penalista aveva chiesto la scarcerazione dell’indagato all’esito dell’interrogatorio di garanzia, avvenuto lunedì,  nel corso del quale il ragazzo ha respinto gli addebbi affermando di non aver mai saputo nulla di quella rapina e di essersi limitato a dare un passaggio a Berardo Tedesco, 20 anni, brindisino anche lui.

Tedesco, stando alle indagini, chiese di essere accompagnato in piazza Raffaello, quartiere Sant’Elia, la sera del 12 dicembre 2018, più o meno mezz’ora prima della rapina ai danni dell’automobilista. Ad agire furono Tedesco e un complice al momento non ancora identificato, così come si legge nel provvedimento di arresto. (Nella foto accanto Samuele Protino)

La difesa

GIUSEPPE GUASTELLA-4Secondo il penalista, non c’erano e non ci sono né gravi indizi né esigenze cautelari con riferimento alla posizione di Protino. Anche perché il ragazzo che da tempo vive in Germania, dove lavora come operaio, dopo aver saputo dai familiari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa a suo carico, ha fatto rientro a Brindisi per essere arrestato. E ha comunicata giorno e orario dell’arrivo in città in modo tale che gli agenti potessero dare esecuzione al provvedimento accompagnandolo in carcere.

Il gip ha preso atto delle osservazioni dell’avvocato Guastella e, con riferimento a Protino, ha messo in evidenza che l’indagato si è allontanato da ambienti criminali, dopo aver trovato lavoro in Germania. Tale circostanza è stata ritenuta tale da azzerare le esigenze cautelari e per questo è stata disposta la scarcerazione del ragazzo. Il pubblico ministero ha espresso parere negativo alla remissione in libertà. (Nella foto al lato il penalista Giuseppe Guastella)

Gli altri indagati

TEDESCO (FILEminimizer)-2Resta, invece, in carcere Berardo Tedesco: la difesa, affidata agli avvocati Paoloantonio D’Amico e Gianluca Palazzo presenterà ricorso al Tribunale del Riesame. In sede di interrogatorio di garanzia ha ammesso gli addebiti e ha anche chiesto scusa per quanto ha fatto. Non ha fatto riferimento né al complice, né ha fornito elementi utili al ritrovamento dell’arma. (Nella foto al lato Berardo Tedesco)

NARCISI Ruben, classe 1999-2Ha scelto di avvalersi, per il momento, della facoltà di non rispondere, Ruben Narcisi, 20 anni, brindisino, difeso dall'avvocato Matrcello Tamburrini. Narcisi è finito ai domiciliari con l’accusa di favoreggiamento personale perché dopo la rapina avrebbe aiutato Tedesco a eludere le indagini. In particolare, avrebbe fornito il suo apporto per cercare e smontare  il gps dell’Audi e per recuperare l’auto che era stata lasciata in viale Grecia, rione Bozzano, subito dopo la rapina. (Nella foto qui accanto Ruben Narcisi)

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