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Cronaca Francavilla Fontana

Rapina di Francavilla, ancora nessuna traccia del ricercato

FRANCAVILLA FONTANA – Non è stata ancora trovata traccia di Pancrazio Carrino, il 25enne di San Pancrazio Salentino, che i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana vogliono interrogare nell’ambito delle indagini sulla rapina messa a segno il 26 luglio mattina ai danni di Giosué Rodia, ferito a colpi di pistola dai banditi in fuga. I carabinieri vogliono dal giovane alcune risposte sui suoi spostamenti nella mattinata del 26 luglio per stabilire se è compatibile la sua presenza sulla scena della rapina consumata a Francavilla.

FRANCAVILLA FONTANA – Non è stata ancora trovata traccia di Pancrazio Carrino, il 25enne di San Pancrazio Salentino, che i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana vogliono interrogare nell’ambito delle indagini sulla rapina messa a segno il 26 luglio mattina ai danni di Giosué Rodia, ferito a colpi di pistola dai banditi in fuga. I carabinieri vogliono dal giovane alcune risposte sui suoi spostamenti nella mattinata del 26 luglio per stabilire se è compatibile la sua presenza sulla scena della rapina consumata a Francavilla.

Rapina con tentativo di omicidio della vittima perché uno dei due malviventi gli sparò contro ben quattro colpi di pistola calibro 7,65, colpendolo all’inguine, sul lato sinistro. Per fortuna il solo colpo di pistola che raggiunse Rodia non ha provocato pericolo di vita, anche se la ferita era abbastanza seria e comportò un  lungo intervento chirurgico nell’ospedale Perrino dove fu trasferito dopo una prima ricognizione nel De Lellis di Francavilla. Ora sta bene e già da diversi giorni ha lasciato l’ospedale ed è tornato al lavoro. Che è la gestione del distributore Agip che si trova in via Brindisi, a duecento metri dall’incontro con via Oria, via Quinto Ennio, via San Francesco e altre ancora.

Quella mattina fu bloccato da due individui che viaggiavano su una maximoto Yamaha con il volto nascosto sotto caschi da motociclisti. Rodia era al volante della sua Renault R4. Fu minacciato con una pistola. I malviventi, che erano a conoscenza del denaro che aveva nel borsello (37mila euro in banconote di vario taglio), rimasero sorpresi dalla reazione di Rodia che lanciò loro il borsello invece di consegnarlo. Borsello che si aprì e il denaro si sparpagliò sulla strada. I banditi arraffarono qualche banconota e spararono contro il benzinaio prima di scappare in direzione di via Brindisi.

Rodia, sebbene la ferita, si mise al volante e li inseguì, investendoli in via Brindisi. La moto rimase per terra. I due scapparono. Mentre i carabinieri cercavano uno dei banditi che sembrava si fosse rifugiato nella vicina scuola media San Francesco, al 118 arrivò la chiamata di un  giovane che diceva di essere stato vittima di un incidente stradale. Era un tale Bartolomeo Begher, 36 anni, francavillese, proprietario, anche se intestata alla madre, della Yamaha utilizzata per la rapina e rimasta nelle mani degli investigatori. Moto che aveva una targa rubata ad uno scooter, ma attraverso il numero di telaio gli investigatori risalirono a Begher. Il quale confessò. “Ho partecipato alla rapina – disse – ma io avevo solo il compito di guidare”. Del complice fornì un nome inventato.

Begher fu arrestato e tuttora si trova rinchiuso nel reparto dell’ospedale Perrino riservato ai detenuti. Nel tamponamento ha riportato problemi alla colonna vertebrale che, per il momento, ne impediscono il trasferimento in carcere. Del complice, invece, nessuna traccia. I carabinieri attribuiscono molta importanza alle risposte che potrà fornire Carrino per avere certezze sulla pista da seguire. Ma sinora non è stato possibile interrogare il giovane di San Pancrazio Salentino.

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