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Cronaca Francavilla Fontana

Rapina da 25mila euro in mobilificio: individuati 2 degli autori, uno preso l'altro è ricercato

E' stata perpetrata il 23 dicembre scorso all’interno del mobilificio “Magrì Arreda” nella zona industriale di Francavilla Fontana

FRANCAVILLA FONTANA – Individuati gli autori della rapina da 25mila euro perpetrata il 23 dicembre scorso all’interno del mobilificio “Magrì Arreda” nella zona industriale di Francavilla Fontana. Si tratta di Bruno Leo 52enne del luogo e il  cognato  Mario Misuraca 57enne. Il primo è stato arrestato, il secondo, già condannato per associazione per delinquere, concorrente nel reato di rapina aggravata e danneggiamento seguito da incendio, è attivamente ricercato. Indagini in corso per individuare anche gli altri autori.

Il provvedimento cautelare in carcere a carico degli indagati è stato emesso dal Gip del Tribunale di Brindisi, Stefania De Angelis, su richiesta del pubblico ministero Antonio Negro che ha concordato e coordinato le attività investigative dei carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Francavilla Fontana, diretti rispettivamente dal tenente Andrea Grasso e dal capitano Gianluca Cipolletta.Leo Bruno classe 1966-3

L’attività investigativa ha consentito di ricostruire tutta la dinamica della rapina, a iniziare dal furto della vettura utilizzata, avvenuto nella stessa mattinata nella provincia di Taranto. Nella prima mattinata del 23 dicembre scorso, tre individui armati di pistole e di un fucile e con volto coperto da passamontagna, fecero irruzione nel deposito del  mobilificio: si impossessano della somma di 25mila euro in contanti, nonché di tre assegni per un importo di 5.97 euro. “Nel corso dell’evento alquanto violento, Misuraca, che è il leader del gruppo, armato di fucile, lo punta verso un dipendente della ditta, per poi colpirlo con un pugno in viso”.  Spiegano i carabinieri in una nota.

I tre rapinatori avevano raggiunto il mobilificio utilizzando una Fiat Palio guidata da un quarto complice, che nel corso della rapina rimase all’interno del mezzo. L’auto che era stata rubata a Sava (Ta), dopo il colpo fu data alle fiamme a Francavilla. I quattro rapinatori, sempre travisati e con le armi in pugno, con violenze e minacce, poco dopo, si impossessarono di un’altra vettura, una Fiat Panda, al fine di darsi alla fuga, sottraendola con la forza al possessore. Anche questa fu bruciata poco dopo, nelle campagne di San Michele Salentino.

I carabinieri si misero subito a lavoro. Un aiuto è giunto dai  sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, installati per tutto il tragitto effettuato dai rapinatori sin dal furto a Sava. I due cognati, Misuraca e Leo, sono stati immortalati dalle telecamere. La mattina della rapina, il 23 dicembre 2018, verso le 07.40, entrambi sono stati ripresi mentre rubavano l’auto.

“Gli ulteriori elementi probatori, che hanno permesso di costruire il quadro cautelare, sono rappresentati dalla descrizione dei rapinatori fatta dalle parti offese e dai testimoni, che hanno rivelato determinanti particolari riguardo agli indumenti dagli stessi indossati. I due indagati hanno dimostrato particolare disinvoltura e spregiudicatezza nella commissione dei reati che gli sono ascritti, nonché la disponibilità di armi, pistole e fucili”.

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