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Cronaca

Rapine, trovato deposito di armi

BRINDISI – Era in contrada Palmarini, quasi al confine con l’agro di Mesagne, il nascondiglio dove una banda di rapinatori e ladri brindisini nascondeva pistole, munizioni e parte della refurtiva. Ci sono arrivati nel primo mattino di oggi gli equipaggi della Sezione volanti della questura, nel corso di uno dei servizi preventivi disposti dal questore Giuseppe Cucchiara, e organizzati dal dirigente della sezione, Alberto D’Alessandro. Il metodo è quello del pressing a tutto campo sui soggetti sospettati di appartenere ai gruppi che si dedicano ai furti negli appartamenti, nelle aziende, e alle rapine nei negozi e nei locali pubblici.

BRINDISI – Era in contrada Palmarini, quasi al confine con l’agro di Mesagne, il nascondiglio dove una banda di rapinatori e ladri brindisini nascondeva pistole, munizioni e parte della refurtiva. Ci sono arrivati nel primo mattino di oggi gli equipaggi della Sezione volanti della questura, nel corso di uno dei servizi preventivi disposti dal questore Giuseppe Cucchiara, e organizzati dal dirigente della sezione, Alberto D’Alessandro. Il metodo è quello del pressing a tutto campo sui soggetti sospettati di appartenere ai gruppi che si dedicano ai furti negli appartamenti, nelle aziende, e alle rapine nei negozi e nei locali pubblici.

Il personale del gruppo Nibbio (gli agenti in motocicletta), in perlustrazione nella campagne alle spalle del quartiere S.Elia, ha individuato a qualche chilometro dal capoluogo un casolare abbandonato. Penetrati all’interno, i poliziotti hanno trovato evidenti tracce del passaggio recente di varie persone, soprattutto impronte fangose. Non poteva trattarsi di “visitatori” occasionali della costruzione, perché l’ingresso era chiuso, come pure le finestre.

Infatti, nascoste in un vano sotto un asse di legno, la polizia ha trovato 8 pistole in buono stato d’uso e alcune collane, chiaramente di provenienza illecita. Le armi erano in parte riproduzioni dei modelli originali (un piccolo revolver e cinque semiautomatiche, tra cui le copie di una Beretta cal.9 e di una Colt 45), ma modificate per poter utilizzare munizioni vere. Poi  c’erano un’altra pistola a tamburo a doppia azione vera, una micidiale Colt Python 44 Magnum, ed una pistola semiautomatica da borsetta, una piccola calibro 6. Oltre ad abbondante munizionamento per la 44.

Insieme alle armi, una quarantina di pezzi, quasi tutti in oro, tra collane, anelli, orecchini e bracciali. La polizia ritiene di avere in mano ulteriori elementi a carico di soggetti della nuova malavita cittadina.

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