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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Re delle "bionde", ma di Bulgaria

BRINDISI – Il “sistema del pesce”, l'escamotage adottato dalla banda dei trafficanti di tabacchi lavorati esteri di contrabbando sgominata nella giornata di oggi dai militari della compagnia della guardia di Finanza di Bologna, che ha portato all'arresto del “capo” del contrabbando Gerardo Cuomo, 66 anni, di suo figlio Marco e di altre sette persone, per introdurre le sigarette ingannando i finanzieri, è stato battezzato proprio da Brindisi.

BRINDISI – Il “sistema del pesce”, l'escamotage adottato dalla banda dei trafficanti di tabacchi lavorati esteri di contrabbando sgominata nella giornata di oggi dai militari della compagnia della guardia di Finanza di Bologna, che ha portato all'arresto del “capo” del contrabbando Gerardo Cuomo, 66 anni, di suo figlio Marco e di altre sette persone, per introdurre le sigarette ingannando i finanzieri, è stato battezzato proprio da Brindisi.

Il 25 gennaio scorso, infatti, i militari della compagnia della Guardia di Finanza di Brindisi e il personale dello Svad Dogane sequestrarono 5 tonnellate di sigarette nascoste sotto 500 cassette di orate e 170 di ghiaccio secco. Il carico del pesce proveniente dalla Grecia, da quanto emerse dalle indagini, sarebbe dovuto finire a Napoli, la destinazione di quello delle bionde rimase ignota, l'autotrasportatore che aveva il compito di agganciare il trailer contente le orate non fu arrestato perchè fu accertata la sua totale estraneità al grosso rinvenimento.

Un sequestro quello del 25 gennaio scorso che apparentemente rimase “irrisolto” ma che invece divenne il fulcro di un'indagine di due anni condotta dalle fiamme gialle bolognesi. Dalle intercettazioni, emerge che gli uomini di Cuomo, noto trafficante di sigarette degli anni Novanta di origini napoletane e ora residente a San Lazzaro di Savena alle porte di Bologna, “amico” sin dal 1985 del boss ostunese Francesco Prudentino, anche lui noto trafficante di sigarette si scala internazionale, avevano la fissa di come eludere i controlli della Finanza, di come attraversare i porti italiani senza incappare in uomini in divisa. L'escamotage del “sistema del pesce” era uno degli espedienti utilizzati per questo scopo.

Il 25 gennaio, però, andò male. Cinque tonnellate di sigarette andarono a finire proprio nelle mani dei finanzieri. Apparentemente i controlli furono eseguiti perché i finanzieri si insospettirono del fatto che era arrivato un grosso carico di pesce a Brindisi in un periodo di sciopero degli autotrasportatori.

Orate da allevamento che sarebbero di certo andate a male, invece, nascondevano cinque tonnellate di bionde di diverse marche del valore commerciale di 800mila euro. Altri due grossi carichi furono intercettati, in seguito, al casello autostradale di Caserta Sud (sette tonnellate e mezzo) e alla barriera autostradale di Napoli nord (altre cinque tonnellate).

“Il fenomeno del contrabbando sta ritornando in Italia – ha specificato questa mattina durante la conferenza stampa il comandante del Primo gruppo della Gdf, Paolo Barbato – è un business che ormai, per redditività , è paragonabile quasi a quello degli stupefacenti. Basta pensare che un pacchetto di sigarette prodotto in Bulgaria al costo di 50 centesimi può venire venduto nel Nord Europa a un prezzo di nove euro”.

E al varco doganale di Costa Morena di Brindisi negli ultimi tempi sono stati eseguiti numerosi sequestri di sigarette provenienti dalla Grecia ma occultati in mezzi bulgari, condotti da autisti bulgari.

Gerardo Cuomo, più volte processato e condannato (nel 2000 insieme a Francesco Prudentino) aveva rimesso in piedi un nuovo contrabbando di sigarette cimentandosi anche nella creazione di un nuovo marchio, le Garret, che produceva in Bulgaria.

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