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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Recluso ai domiciliari ma continuava a spacciare: arrestato

OSTUNI – Un casolare di campagna, circondato dal verde, la sua prigione, ovvero la dimora dove era condannato a scontare la misura restrittiva a suo carico. Un posto isolato dove Francesco Flore (46 anni, ostunese) riteneva di sfuggire all’attenzione degli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza della Città bianca, che invece da tempo lo tenevano sott’occhio, registrando puntualmente il viavai di tossicodipendenti attorno alla villetta di contrada Cervarolo, lungo la strada provinciale Ostuni- Martina Franca. Nella mattinata di ieri il blitz, coordinato dal Dirigente Francesco Angiuli. Il quarantaseienne è finito così in carcere per detenzione e spaccio di eroina.

OSTUNI – Un casolare di campagna, circondato dal verde, la sua prigione, ovvero la dimora dove era condannato a scontare la misura restrittiva a suo carico. Un posto isolato dove Francesco Flore (46 anni, ostunese) riteneva di sfuggire all’attenzione degli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza della Città bianca, che invece da tempo lo tenevano sott’occhio, registrando puntualmente il viavai di tossicodipendenti attorno alla villetta di contrada Cervarolo, lungo la strada provinciale Ostuni- Martina Franca. Nella mattinata di ieri il blitz, coordinato dal Dirigente Francesco Angiuli. Il quarantaseienne è finito così in carcere per detenzione e spaccio di eroina.

In casa gli agenti hanno rinvenuto circa 15 grammi di brown sugar. Una quantità sufficiente a realizzare almeno una cinquantina di dosi, che sul mercato “nero” avrebbero fruttato oltre 2000 euro. La sostanza stupefacente, già suddivisa in dosi, era nascosta tra gli scaffali, insieme ad utensili per la ripartizione della stessa, bilancini di precisione, nonché la somma di circa 5.000 euro, presunto provento dell’attività di spaccio. Parte delle banconote era nascosta tra la biancheria intima. La somma restante, invece, era custodita all’interno di un foglio a quadretti, non privo di annotazioni di tipo contabile verosimilmente correlate all’attività di spaccio messa su ai confini della Valle D’Itria.

Nel corso dell’ulteriore attività di ricerca, i poliziotti hanno anche rinvenuto e sequestrato tre telefoni cellulari. Flore, noto col soprannome di “La Fragnara”, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, è stato bloccato dagli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza della Città bianca nel primo pomeriggio di ieri. I poliziotti lo hanno osservato per giorni, prima di bloccarlo, sull’uscio della sua villetta che pare avesse trasformato in un piccolo laboratorio. Lontano da occhi indiscreti, confezionava e spacciava la droga, per clienti fidati.

Eroina, il suo consolidato campo d’azione. Gli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza di Ostuni lo sapevano bene. Nei giorni precedenti, infatti, avevano verificato con servizi di appostamento e pedinamento la fondatezza di alcune informazioni che indicavano proprio Flore, nonostante fosse recluso ai domiciliari, come uno dei più attivi spacciatori di eroina operanti sul territorio di Ostuni. Per questo lo hanno tenuto sott’occhio, mettendo a fuoco i suoi spostamenti, i suoi contatti, le sue frequentazioni abituali.

Una intensa attività investigativa che ha spinto gli inquirenti, di traccia in traccia, verso la centrale rurale dello spaccio, là dove si presume che di droga ne sia stata confezionata parecchia negli ultimi tempi. Non pochi, infatti, i giovani segnalati alla Prefettura quali consumatori finali dell’eroina ceduta da La Fragnara.

Gli agenti hanno atteso l'arrivo di alcuni consumatori, per poi fare irruzione all’interno della villetta. Alla vista delle volanti, un paio di clienti si sarebbero dati alla fuga (per essere comunque intercettati e identificati), mentre il pregiudicato ostunese avrebbe cercato di occultare la droga: tentativo vanificato sul nascere dal tempismo degli agenti.
Flore veniva così tratto in arresto ed associato alla Casa Circondariale di Brindisi, a disposizione del Sostituto Procuratore di Turno Adele Ferraro.

In carcere (con concessione dei domiciari a seguire) La Fragnara c'era finito di recente, sempre nell'ambito di una operazione antidroga condotta lungo l'asse Brindisi-Taranto.  Ulteriori indagini sono intanto in corso. Gli inquirenti intendono accertare i complici coinvolti nell'attività illecita montata all'ombra della villetta di contrada Cervarolo.

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