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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Restinco, i sindacati di polizia attaccano la politica: "Finora solo chiacchiere"

BRINDISI – L’evasione di massa da Restinco – con circa una ventina di extracomunitari che sono riusciti a fuggire, seguendo così la sorte di altri ospiti che erano andati via dalla struttura pochi giorni prima – scatena ulteriori polemiche sulle condizioni del Centro di Accoglienza. Dalla Provincia e dal centrosinistra partono richieste al governo, mentre scoraggiate, dopo i continui appelli senza risposta, sono le parole dei sindacati di polizia.

BRINDISI – L’evasione di massa da Restinco – con circa una ventina di extracomunitari che sono riusciti a fuggire, seguendo così la sorte di altri ospiti che erano andati via dalla struttura pochi giorni prima – scatena ulteriori polemiche sulle condizioni del Centro di Accoglienza. Dalla Provincia e dal centrosinistra partono richieste al governo, mentre scoraggiate, dopo i continui appelli senza risposta, sono le parole dei sindacati di polizia.

FERRARESE - Il presidente della Provincia Massimo Ferrarese chiede al governo un posto fisso di polizia con l’impiego di non meno di 25 agenti, non senza polemizzare con il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano “che continua a mettere in discussione dati riguardanti l’immigrazione clandestina che invece sono inconfutabili perché nel Salento gli sbarchi sono effettivamente triplicati rispetto al passato e contrariamente a quanto avviene in altre parti del Paese”.

"Ma il vero dramma – continua Ferrarese - che il nostro territorio vive ormai da lungo tempo si identifica con i problemi determinati dalla presenza del Centro di identificazione ed espulsione di Restinco, dal quale sempre più frequentemente si verifica la fuga di decine di immigrati, tra cui potrebbero nascondersi esponenti della criminalità organizzata dei rispettivi paesi di appartenenza. L’obiettivo è quello di ottenere la chiusura di questa struttura ma siccome tutto ciò non sarà possibile nell’immediato ritengo improcrastinabile questa costante presenza di poliziotti in quanto attualmente, ad ogni emergenza (trasformatasi purtroppo in una consuetudine), i pochissimi uomini a disposizione vengono dirottati su Restinco lasciando sguarnito tutto il territorio provinciale, già così colpito da fenomeni delinquenziali. Non voglio introduttore una polemica tra Nord e Sud, né questioni di carattere politico, tanto più perché me lo impone il ruolo istituzionale, ma è inconfutabile che la provincia di Brindisi ha la stessa dotazione organica di forze dell’ordine di quella di Gorizia che però ha un terzo degli abitanti”.

TOMASELLI - Il senatore del Partito Democratico Salvatore Tomaselli aveva visitato Restinco in due occasioni, ad aprile e a giugno. “Ho potuto verificare – dice Tomaselli - con soddisfazione la qualità della gestione del Centro, sia dal punto di vista dei servizi che dell’accoglienza, grazie alla umanità e alla competenza degli operatori sociali nonché alla professionalità e alla disponibilità delle forze dell’ordine che presidiano il Centro di Restinco. Nel contempo, mi sono convinto della insostenibilità della coesistenza all’interno della struttura di Restinco, unico caso in Italia, di Centri dalla funzione assolutamente diversa e lontana come il Cara – Centro di Accoglienza per i richiedenti asilo politico – e i Cie".

"Ho avuto modo di denunciare già nei mesi scorsi - continua - che la presenza di gruppi di immigrati con prospettive di vita così diverse (espulsione dall’Italia o riconoscimento di asilo politico), all’interno di una unica struttura, produce il rischio di promiscuità e crea oggettivi problemi di gestione, sia agli operatori sociali che alle stesse forze dell’ordine preposte alla sicurezza del Centro. La priorità è oggi il superamento della doppia funzione, non più tollerabile, del Centro di Restinco, attraverso la chiusura del Cie e il potenziamento del Cara. Tornerò nei prossimi giorni ad interessare di questa proposta il ministro degli Interni”.

SINDACATI DI POLIZIA – Le parole della politica, comunque, non convincono più di tanto i sindacati di polizia. In una nota congiunta, Siulp, Sap e Silp per la Cgil osservano: “Dove sono finiti i politici di un tempo, quelli che per l’ideologia erano disposti a sacrificare la propria vita (non chiediamo tanto), quelli per cui il solo paventare un interesse personale e privato equivaleva ad ignominia ed eresia? Siamo sfiduciati e sconfortati nell’affidare le nostre legittime rivendicazioni a colui che, fino al giorno prima, coi temi sicurezza, impegno e sacrificio delle forze dell’ordine, intesseva i suoi ridondanti proclami, salvo poi fregiarsi anche dei meriti circa i risultati ottenuti nella lotta alla criminalità. È tutto falso. È frutto di sangue, sudore e soprattutto della nostra professionalità, nonostante le mille difficoltà e nonostante i ripetuti tagli alle già magre risorse".

La polemica ricostruisce esempi, precedenti e casi specifici. "Si susseguono comitati, conferenze, dichiarazioni, parole: parole inconcludenti. Ampio spazio su tutti i giornali locali ai controlli eccezionali per la sicurezza delle strade e dei cittadini. La verità è però un’altra. Le pattuglie della polizia stradale, specialmente nei turni notturni al rientro dalle località balneari e dai luoghi di ritrovo giovanili, sono insufficienti. Così come lo sono le Volanti. Oltre all’ordinaria attività di controllo del territorio, intervengono sugli incidenti stradali per sopperire alla mancanza della Polizia stradale e anche sul susseguirsi di atti di violenza tra gli ospiti del Cara-Cie di Restinco, lasciando così il territorio non presenziato. Occorrono almeno 30 unità che sopperiscano a quelli che stanno andando in quiescenza e, nell’immediato, per non distogliere Volanti e altre forze che concorrono al controllo del territorio in ambito provinciale, c’è un urgente bisogno di personale. Abbiamo incontrato Prefetto e Questore consegnando loro un documento con le problematiche sulla sicurezza di questa provincia. Analogamente è stato fatto con gli autorevoli esponenti di governo. Nessuna risposta e nessun interesse ad incontrarci. Risultato: una grande mistificazione della sicurezza”.

E un ultimo appello prima ai cittadini (“Interrogatevi sul perché a Bolzano ci sono 5 Volanti per turno mentre Brindisi è pattugliata quasi sempre da una o due Volanti), e poi ai politici (“Signori, noi la nostra parte la facciamo ogni giorno e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, adesso tocca a voi”).

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