Revocato lo stato di agitazione dei dipendenti del Comune di San Pietro
Dopo il confronto in Prefettura, l'Amministrazione garantisce il fondo per il salario accessorio per il triennio 2015-2017
SAN PIETRO VERNOTICO - Revocato lo stato di agitazione dei dipendenti del Comune di San Pietro Vernotico, proclamato dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil: la decisione è stata assunta al'esito del tavolo di confronto in Prefettura, alla presenza alla presenza di Maria Antonietta Olivieri delegata dal Prefetto, Patrizia Stella per la FP CGIL, Aldo Gemma per la CISL FP, Lino Cattolico per la UIL FPL. Per il Comune di San Pietro V.co erano presenti il Sindaco Maurizio Renna e l’Assessore al personale Francesco Civino .
I punti controversi all’origine dello stato di agitazione sono di seguito riportati: mancata erogazione dei fondi per il salario accessorio già costituiti, contrattati e stanziati dal Comune per il 2015; mancato rispetto da parte del Comune delle procedure per l’utilizzo del Fondo salario accessorio 2016; ritardo dell’avvio dell’iter per la costituzione del Fondo salario accessorio per l’anno 2017; grave carenza di organico del Comune di San Pietro V.co con pregiudizio sulla qualità e la quantità dei servizi erogati ai cittadini; problematiche inerenti l’organizzazione del lavoro con ricadute negative sul benessere organizzativo e psico- fisico dei dipendenti.
"Dopo ampia discussione l’Amministrazione ha informato di aver avviato per il corrente anno le procedure propedeutiche per l’attivazione del ciclo delle performance 2017 (Fondo, PEG e performance)", si legge nella nota congiunta dei sindacalisti. "Per il 2016 le parti si sono impegnate a sottoscrivere il fondo come già costituito, demandando l’importo complessivo dello stesso a valere sulla produttività 2017. Per ciò che riguarda la problematica relativa alla produttività annualità 2015, su cui pende giudizio innanzi al Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Brindisi, l’Amministrazione si è dichiarata disponibile ad accogliere la proposta delle organizzazioni sindacali di erogare comunque subito il relativo fondo del salario accessorio, ferma restando la pendenza dei giudizi di opposizione ai decreti ingiuntivi promossi dai lavoratori, prevedendo che, nell’ipotesi di soccombenza di questi ultimi, le somme in discussione saranno recuperate a valere sul fondo secondo quanto previsto dal D.L. 16/2014; mentre, in caso di soccombenza dell’Amministrazione, si prenderà atto che il fondo salario accessorio risulta essere già stato erogato".