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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ricci, 5 brindisini presi a Porto Cesareo

PORTO CESAREO - Altri pescatori illegali di ricci di mare, tutti di Brindisi, sono stati bloccati e denunciati stamani all'alba sulla costa di Porto Cesareo dai carabinieri della stazione locale assieme al personale dell’Ufficio Demanio Marittimo.

PORTO CESAREO - Altri pescatori illegali di ricci di mare, tutti di Brindisi, sono stati bloccati e denunciati stamani all'alba sulla costa di Porto Cesareo dai carabinieri della stazione locale assieme al personale dell’Ufficio Demanio Marittimo locale, con intervento di supporto del Norm della compagnia di Campi Salentina.

I brindisini, di di età comprese tra i trenta e quarantacinque anni, tutti pluripregiudicati per furti, rapine, associazione a delinquere, lesioni, e altro, avevano già pescato di frodo 5.300 ricci. I carabinieri erano appostati dalla notte scorsa ed erano muniti di visori notturni, quando attorno alle 6 hanno visto avvicinarsi una barca nei pressi di Torre Lapillo. Quattro degli occupanti sono stati subito fermati, mentre un quinto è riuscito in un primo momento a scappare, per poi essere raggiunto e fermato nelle vie del centro di Torre Lapillo.

A bordo del natante una montagna di ricci, pescati nel corso della notte. I cinque, non essendo pescatori autorizzati, potevano al massimo pescare 50 ricci a testa. Ammonta a 4mila euro la sanzione ricevuta dal gruppo. Infine, la stazione carabinieri di Porto Cesareo, trattandosi di pluripregiudicati, ha proposto tutti al questore di Lecce per l’irrogazione di altrettanti fogli di via obbligatori.

Nella serata di ieri, invece, gli stessi militari della stazione di Porto Cesareo hanno denunciato, per il reato di ricettazione di un motore marino rubato circa un anno fa a Copertino, tre pescatori professionisti del luogo. A seguito anche dei recenti furti commessi in provincia di Lecce, i militari hanno iniziato un vasto controllo dei numeri di matricola dei motori marini delle barche di Porto Cesareo. Controllo, in corso, ma che ha dato già i primi frutti: sul peschereccio intestato a tre soci era stato montato un fuoribordo marca “Suzuki” 5 CV recentemente rubato. Uno dei tre, messo alle strette, ha confessato l’acquisto presso “il mercato nero”: in corso accertamenti rivolti a identificare il venditore.

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