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Cronaca Cellino San Marco

Ricercato era in albergo sullo Ionio

PORTO CESAREO (Lecce) – Torna in carcere per aver violato la misura dell’affidamento in prova alternativo alla detenzione. Il sospetto è che possa aver ripreso la sua abituale occupazione, a bordo di una moto da strada di colore giallo: il rapinatore. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Francavilla Fontana – guidati dal tenente Simone Clemente - , in collaborazione con l’Arma di Porto Cesareo, hanno arrestato Pietro Solazzo, 33enne di Cellino San Marco.

PORTO CESAREO (Lecce) – Torna in carcere per aver violato la misura dell’affidamento in prova alternativo alla detenzione. Il sospetto è che possa aver ripreso la sua abituale occupazione, a bordo di una moto da strada di colore giallo: il rapinatore. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Francavilla Fontana – guidati dal tenente Simone Clemente - , in collaborazione con l’Arma di Porto Cesareo, hanno arrestato Pietro Solazzo, 33enne di Cellino San Marco.

L’arresto, ordinato dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Lecce, scaturisce dalle ripetute violazioni in cui il Solazzo era incorso mentre usufruiva della misura dell’affidamento in prova ai servizio sociali per motivi terapeutici, poiché si era in passato reso responsabile di rapina aggravata dall’uso delle armi. Nel mese di marzo, dopo un  lungo inseguimento protrattosi lungo la statale 379, veniva fermato da personale della questura di Brindisi.

I poliziotti, dopo essere stati fisicamente aggrediti dal 33enne, erano stati costretti a ricorrere all’uso delle manette per indurlo alla calma. S ad un accertamento tossicologico,  Solazzo veniva riscontrato positivo all’uso di sostanze stupefacenti. L’Ufficio di Sorveglianza di Lecce, ha perciò sospeso la misura precedente. Ma l’uomo, oramai consapevole di dover abbandonare i benefici di cui usufruiva, si era reso irreperibile.

Non è escluso che proprio per finanziarsi una decina di giorni di fuga abbia ripreso a delinquere. Negli ultimi giorni banditi senza scrupoli avrebbero messo a segno tre colpi tra Francavilla Fontana, Oria e Veglie. Unico denominatore una moto da strada di colore giallo. Uno dei pochi tasselli che mancherebbe alla quadra del puzzle.

I militari dopo ricerche molto approfondite nel territorio lo hanno rintracciato insieme alla sua donna, in una struttura alberghiera della nota località turistica leccese, spulciando tra decine di elenchi, dopo due giorni di appostamenti. Solazzo, che nel frattempo era stato condannato a 9 mesi di reclusione, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.

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