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Cronaca

Rifiuti e corruzione, Consales non risponde al gip

L'ex sindaco sceglie la strada del silenzio in attesa di leggere tutti gli atti del fascicolo: 15mila pagine. Il difensore, Massimo Manfreda: "Atti complessi e corposi, necessario spiegare". Nei prossimi giorni possibili dichiarazioni ai pm. Intanto si rincorrono voci su un verbale di Screti ai magistrati, non confermate

BRINDISI – Silenzio di Mimmo Consales, per ora. No comment prevedibile davanti alle accuse di corruzione, abuso d’ufficio e truffa aggravata e frode: l’ex sindaco di Brindisi, ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere questo pomeriggio in occasione dell’interrogatorio di garanzia, appuntamento al quale si è presentato con il suo difensore di fiducia, Massimo Manfreda.

Consales, ai domiciliari da sabato, è arrivato in Tribunale con un certo anticipo rispetto alle 15, orario stabilito, probabilmente per schivare la presenza di giornalisti e fotografi. Ha raggiunto velocemente la stanza del gip del Tribunale di Brindisi, Giuseppe Licci, che ha firmato l’ordinanza di custodia ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sull’affidamento in gestione dell’impianto di trattamento dei rifiuti alla società Nubile, eseguita dagli agenti della Digos.

Nella stanza del giudice è rimasto dieci minuti appena, il tempo necessario per gli adempimenti di rito, quanto basta per mettere a verbale la volontà di non rispondere alle domande che tanto il gip quanto i pm, Giuseppe De Nozza e Savina Toscani, entrambi presenti, erano pronti a fare partendo dalle contestazioni mosse nel provvedimento di arresto.

IL PM GIUSEPPE DE NOZZA E SAVINA TOSCANI-2La strategia difensiva di Consales era nell’aria, evidentemente legata alla necessità di acquisire tutti gli atti che sono confluiti nel fascicolo d’inchiesta sull’impianto di Cdr, affidato alla Nubile srl. Si tratta di 15mila pagine raccolte che il difensore Manfreda intende leggere e spiegare, tanto è vero che ha anticipato l’intenzione di chiedere, nei prossimi giorni, un incontro con i pm inquirenti in modo che Consales abbia la possibilità di chiarire.

Non è escluso neppure che all’esito, il difensore presenti ricorso al Riesame per chiedere la remissione in libertà, sulla base di cessate esigenze cautelari dal momento che Consales ha presentato lunedì scorso dimissioni irrevocati dalla carica di sindaco, il contratto con Nubile è venuto meno per mano dell’Oga commissariata dalla Regione Puglia e non ci sono stati più contatti con Screti

Per i magistrati e per il gip quell’appalto sarebbe stato contaminato  da episodi corruttivi con dazioni di denaro per circa 30mila euro che Luca Screti, ex amministratore unico della società avrebbe messo a disposizione di Consales, una volta che quest’ultimo è stato eletto sindaco, per il tramite di Massimo Vergara, commercialista, funzionari del settore amministrativo della Nubile. Tutti e tre sono stati arresti, l’unico a essere finito in carcere è Screti, a cui è stata contestata anche la recidiva.

Vergara, ieri, assistito dagli avvocati Sabrina Conte e Carlo Viva, ha deciso di affrontare l’interrogatorio e puntualizzare le condotte a lui addebitate sostanzialmente riconducibili alla consegna delle buste. Verosimilmente, quindi, le domande sono state incentrate sulla consapevolezza o meno del commercialista in ordine al contenuto, se cioè Vergara fosse o meno a conoscenza che ci fosse denaro contante e a chi quella somma fosse diretta. Aspetti sui quali, come è noto, i pm hanno ottenuto riscontri dalle dichiarazioni rese dall’ex collaboratore di Consales, Cosimo Saracino, giornalista, il quale ha riferito di essere stato contattato da Vergara, di aver ricevuta una busta e di averla aperta su richiesta del sindaco trovando banconote di ammontare pari alla rata del debito con Equitalia che doveva essere pagato in tranche (315mila euro).

La circostanza era già emersa in sede processuale, perché – come si ricorderà – l’ex sindaco di Brindisi è già imputato per la vicenda Equitalia in concorso con l’allora direttore della filiale locale, Giuseppe Puzzovio, e in fase di indagine si avvalse della facoltà di non rispondere. A giudizio è stato riunito il troncone della vicenda News sas per la proroga dei servizi di rassegna stampa e call center, una volta eletto primo cittadino, società riconducibile a Consales anche dopo la cessione delle quote.

Nell’ordinanza di arresto è stata riportata solo una parte degli elementi sui quali sono stati ritenuti fondati i gravi indizi di colpevolezza in uno con le esigenze cautelari, tra reiterazione del reato e inquinamento delle prove. Non sono noti, invece, gli altri documenti e soprattutto i verbali resi da altre persone informate sui fatti, in primis l’interrogatorio dell’ingegnere Gianluca Cuomo, funzionario del Comune di Brindisi e dell’Oga ritenuto di interesse ai fini della prosecuzione delle indagini.

L'impianto di frantumazione inerti della Nubile è a 200 metri dalla discaricaDel resto, la sensazione secondo cui ci sarebbe altro da accertare è stata confermata dal procuratore capo, Marco Dinapoli, in occasione della conferenza stampa. Viste le premesse, si può ipotizzare che gli accertamenti riguardino il Comune di Brindisi e in particolare quanti abbiano ricoperto un ruolo attinente alla gestione dei rifiuti, sul piano politico e su quello amministrativo, ossia l’assessore Antonio Monetti, per il quale c’era stata la richiesta di sostituzione avanzata dal governatore della Puglia Michele Emiliano, e Fabio Lacinio alla guida della ripartizione Ecologia e dell’Oga, per cui gli atti acquisiti portano la sua firma.

Nelle ultime ore, quelle immediatamente precedenti all’interrogatorio di garanzia di Consales, si sono rincorse voci secondo cui Screti avrebbe chiesto di parlare con i pm, dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere. E che le sue dichiarazioni sarebbero state raccolte già nella serata di lunedì, ma non ci sono state conferme. Screti resta in carcere, Vergara e Consales ai domiciliari.

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