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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Mesagne

Rifiuti speciali nel Canale Reale: indagini della Polizia locale

Il Canale Reale, unico fiume della provincia di Brindisi (con sorgenti a Villa Castelli e foce nell'Area marina protetta di Torre Guaceto), continua ad essere sottoposto agli attacchi di inquinatori senza scrupoli

MESAGNE - Il Canale Reale, unico fiume della provincia di Brindisi (con sorgenti a Villa Castelli e foce nell'Area marina protetta di Torre Guaceto), continua ad essere sottoposto agli attacchi di inquinatori senza scrupoli. Questa vollta qualcuno però potrebbe essere iden tificato e denunciato dalla Polizia locale di Mesagne, che sta indagando sull'abbandono di una grossa quantità di rifiuti speciali pericolosi e non su una delle sponde del Reale, in contrada Corciolo, sulla via Vecchia Francavilla.

E' stata una pattuglia di agenti della stessa Polizia locale in perlustrazione nelle campagne a localizzare il sito; dove c'era "un notevole quantitativo di rifiuti speciali e pericolosi abbandonati da ignoti lungo gli argini del Canale Reale, di recente ripulito dal Consorzio di Bonifica dell'Arneo dopo numerose sollecitazioni dell’amministrazione e degli uffici comunali. Gli agenti hanno riscontrato, inoltre, che parte dei rifiuti si era già vistosamente riversata anche nelle acque sottostanti".

La tipologia dei rifiuti esaminati dai vigili urbani assieme agli operatori specializzati della Axa-Gial Plast, la società di igiene urbana di Mesagne, fa ritenere che gli autori di questo grave epispdio di inquinamento ambientale siano i titolri di un'officna meccanica della zona "Nel cumulo sono individuabili, infatti, pezzi e parti di autovetture, contenitori di olio motore, scatole di pezzi di ricambio di veicoli, contenitori in vetro e plastica oltre ad elettrodomestici vari ed alcuni documenti che saranno utili per individuare il responsabile del reato", fa saleper la Polizia locale di Mesagne.

Insomma, è come se ci fosse una traccia precisa da seguire, se non proprio la firma. E la storia finirà con una denuncia ai sensi del Testo unico sull'ambiente. "La Polizia Locale ricorda che in casi come questo il trasgressore incorre nella denuncia all’autorità giudiziaria nel caso in cui sia una Impresa o un ente oppure, nel caso di privato cittadino, nella sanzione amministrativa di 600 euro ai sensi dell’art. 192 del Dlgs 152/2016, unitamente al ripristino dello stato dei luoghi".

"L’appello a tutti i cittadini del comando di Polizia Locale di Mesagne – impegnato costantemente e quotidianamente a fronteggiare abusi contro l’ambiente – è quello di segnalare, anche in forma anonima, ogni abuso o indizio utile ad individuare i responsabili". Purtoppo l'episodio è tutt'altro che isolato, considerando che sono proprio le imprese artigiane la fonte dei casi più gravi di abbandono di rifiuti speciali, dagli scarti di officine meccaniche, di falegnameria, di materiali edili, vernici, collanti, oli esausti, diluenti, plastiche. Ciò per non pagare i costi del regolare smaltimento presso centri autorizzati.

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