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Cronaca Carovigno

A Torre Guaceto guerra sulla gestione dei servizi. Per il presidente ancora nulla

Non è solo il cattivo tempo ad intralciare l’inizio della stagione balneare, tra certificati di agibilità non concessi, inadempienze organizzative e manifestazioni più o meno spontanee di dissenso, si può tranquillamente ammettere che turisti e brindisini abbiano perso un mese di questa estate 2015

CAROVIGNO - Non è solo il cattivo tempo ad intralciare l’inizio della stagione balneare, tra certificati di agibilità non concessi, inadempienze organizzative e manifestazioni più o meno spontanee di dissenso, si può tranquillamente ammettere che turisti e brindisini abbiano perso un mese di questa estate 2015. Peccato visto che di turismo il nostro territorio non ne ha mai abbastanza, e arrivare al 24 giugno con diversi stabilimenti balneari chiusi e con altri, quelli che sono autorizzati ad aprire, in preda a crisi disorganizzative, non fa sperare bene.

Il caso della spiaggia di Punta Penna Grossa è un esempio calzante di come questa stagione sia iniziata decisamente col piede sbagliato; ieri mattina infatti circa una decina di persone hanno manifestato nello spiazzo usato come parcheggio da chi frequenta le spiagge di Penna Grossa e dell’area di Torre Guaceto. Negli anni passati ad occuparsi della gestione del parcheggio, insieme ad altri servizi come il bar o il servizio navetta da e per le spiagge, è stata una cooperativa di Carovigno, comune che, insieme alla città di Brindisi, si occupa dell’area protetta di Torre Guaceto attraverso il consorzio di gestione omonimo.

Carmine Brandi-2Consorzio che da tempo è sprovvisto di un presidente (l’ultimo, la giornalista Mariella Milani, abbandonò la carica negli ultimi mesi del 2014), ed al centro di lotte di potere politico a Carovigno, Comune che assieme a quello di Brindisi e al Wwf è uno dei tre soci del Consorzio di gestione. “Ancora non so quando si potrà designare un nuovo presidente al consorzio di gestione – dichiara a BrindisiReport.it il sindaco neo eletto di Carovigno, Carmine Brandi, centrodestra – , il 25 giugno (oggi, ndr) si riunisce il consiglio di amministrazione, ma sono sicuro che non si discuterà, almeno ufficialmente, di future nomine. Come ordine del giorno c’è la discussione di un ricorso al Tar di una cooperativa che gestiva servizi per il consorzio"                                                                                              

La protesta della cooperativa servizi di Torre Guaceto-2Cooperativa che ieri mattina ha manifestato contro il direttore della riserva, Alessandro Ciccolella, che per atto notarile fu investito da un altro presideinte, Enzo Epifani, di pieni poteri per la gestione amministrativa. Protesta venuta come già detto nell’area parcheggio a poche centinaia di metri dalla spiaggia di Pennagrossa. “Circa due mesi fa in un’assemblea con il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, il responsabile Wwf e il commissario prefettizio di Carovigno, il vice prefetto Pietro Massone, - continua il primo cittadino Carmine Brandi - si decise sul passaggio di gestione dei servizi dalla cooperativa al consorzio, che si occuperà direttamente di attività come il bar, area parcheggio e delle altre iniziative che caratterizzano l’estate della riserva”.

Cartelli protesta torre guaceto-2Attività che fino ad oggi non sono disponibili, dalla segreteria del Consorzio fanno sapere che i servizi inizieranno il 26 giugno, ma tutto dipende anche dall’esito della riunione odierna del consiglio di amministrazione dell’Area marina protetta e della riserva naturale dello Stato di Torre Guaceto. Ma intanto è guerra sulla gestione, e probabilmente è proprio questo l'ostacolo che rallenta la nomina del nuovo presidente: la designazione fu bloccata dal sindaco dimissionario Mimmo Mele, il quale non ha avuto fortuna alle ultime elezioni in cui il centrodestra si è ripreso il controllo totale dell'amministrazione civica, inclusa la prerogativa della nomina del massimo rappresentante istituzionale del consorzio di Torre Guaceto, che è in capo, appunto, al sindaco di Carovigno proprio per statuto. A meno che non intervenga d'ufficio il Ministero dell'Ambiente per sottrarre Torre Guaceto a logiche che con la tutela dell'area hanno poco a che vedere.

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