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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ristorazione: in regola 68 locali su 367

BRINDISI – Alimentazione e ristorazione sicure. Sono stati quasi quattro mesi di lavoro specifico per la Asl di Brindisi. Azioni per il potenziamento della vigilanza e controlli ufficiali. In totale 2mila e 500 le attività sottoposte a verifica da parte dei 24 operatori dell’Azienda Sanitaria Locale. Il coordinamento per i due dipartimenti di prevenzione, Sian, Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione e Siav B è stato gestito dai rispettivi direttori, Liborio Rainò e Adriano Rotunno. Questa mattina presso la sede Asl di via Napoli a Brindisi, si è tenuta la conferenza stampa con la presentazione dei risultati del progetto.

BRINDISI – Alimentazione e ristorazione sicure. Sono stati quasi quattro mesi di lavoro specifico per la Asl di Brindisi. Azioni per il potenziamento della vigilanza e controlli ufficiali. In totale 2mila e 500 le attività sottoposte a verifica da parte dei 24 operatori dell’Azienda Sanitaria Locale. Il coordinamento per i due dipartimenti di prevenzione, Sian, Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione e Siav B è stato gestito dai rispettivi direttori, Liborio Rainò e Adriano Rotunno. Questa mattina presso la sede Asl di via Napoli a Brindisi, si è tenuta la conferenza stampa con la presentazione dei risultati del progetto.

Dai pub, alle pescherie, dalle pizzerie alle macellerie e ristoranti, per poi controllare sagre e manifestazioni. L’estate 2012 è stata segnata da un mirato, minuzioso e attento controllo da parte dell’Asl di Brindisi affinchè tutti gli esercizi commerciali con somministrazione di cibi e bevande, rispettassero i propri doveri. Il potenziamento complessivo dell’attività di controllo ufficiale degli alimenti da parte del Servizio del Dipartimento di Prevenzione (Sian e Siav B) rappresenta una delle finalità peculiari del Decreto Legislativo numero 194/2008 “Disciplina delle modalità di rifinanziamento dei controlli sanitari ufficiali in attuazione del regolamento (Ce) numero 882/2004”.

Gli interventi sono stati operati prevalentemente in località turistiche e presso attività ricreative, in orario serale/notturno, ovvero nei periodi in cui i pubblici esercizi e manifestazioni gastronomiche temporanee hanno la loro massima attività. Il periodo di attività comprendeva le settimane dal 12 giugno al 30 settembre 2012. I locali ispezionati della ristorazione pubblica sono stati in totale 367 con un incremento del 67% contro quello programmato mentre 41 controlli in sagre e manifestazioni (14% in più).

Questi controlli hanno portato alla verifica che 68 esercizi di ristorazione sono risultati conformi, 226 hanno ricevuto una prescrizione di adeguamento, 58 invece  le contestazioni di illeciti amministrativi e 15 i provvedimenti amministrativi (in alcuni casi anche sospensioni o limitazioni dell’attività). Per le manifestazioni, invece, 17 sono risultate conformi, 12 hanno ricevuto prescrizioni di adeguamento e 15 sono incorse in illeciti amministrativi.

Le tipologie e la prevalenza delle non conformità rilevate dagli operatori sono state: precarie o insufficienti condizioni di pulizia e igiene dei locali, impianti e attrezzature; mancata o non corretta implementazione del sistema Haccp (autocontrollo dell’igiene); modifiche sostanziali apportate ai locali, impianti e ciclo produttivo, prive di preventiva notifica all’autorità competente; scorretta conservazione degli alimenti (promiscuità di prodotti alimentari di diversa origine in sede di refrigerazione e/o surgelazione); e mancata formazione del personale in materia di sicurezza alimentare.

Per effettuare i controlli, la provincia di Brindisi è stata suddivisa in tre ambiti territoriali: la zona Nord comprendeva i comuni di Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno e Ceglie Messapica; la zona Centro, invece, i comuni di Francavilla Fontana, Oria, Villa Castelli, San Michele Salentino, Mesagne, Latiano, Torre S. Susanna ed Erchie mentre la zona Sud i comuni di Brindisi, S.Vito dei Normanni, S.Pietro Vernotico, Torchiarolo, Cellino S.Marco, San Donaci e San Pancrazio Salentino.

L’area che ha ricevuto più controlli è stata quella Nord perché è quella maggiormente presa d’assalto dai turisti e dove c’è una concentrazione maggiore di locali e manifestazioni (160 ispezioni), a seguire l’area Centro (110 ispezioni) e infine l’area Sud (90 ispezioni). Le prescrizioni sono state maggiori nella zona Nord con un totale di quasi 120. Gli illeciti amministrativi sono state rilevati soprattutto nella zona Nord, poi in quella Sud infine al Centro. L’area Sud, invece, è in testa per i provvedimenti amministrativi, infatti su un totale di 15, ne ha presi 7, a differenza della zona Nord dove sono stati 6 e in quella Centro 2.

Per le manifestazioni, feste e sagre, le ispezioni che hanno portato ad un numero maggiore di illeciti amministrativi, sono state quelle fatte nell’area nord (7), poi nell’area Sud (5) e infine al Centro (3).

“Questo progetto è stato un valore aggiunto. – ha commentato il direttore sanitario Graziella Di Bella – Scegliere di attivare dei controlli mirati nelle zone turistiche significa voler salvaguardare un settore per noi molto importante, dal punto di vista lavorativo. E’ molto importante la qualità che si offre per non rischiare che il turismo si abbassi ecco perché è importante garantire la qualità anche attraverso le nostre ispezioni. La garanzia equivale a norme precise che devono essere rispettate. Il risultato finale non è stato negativo e ribadisco che il controllo è fondamentale per il proseguo di un’attività”.

Sono state 500 le ore impiegate per effettuare tutti i controlli, verifiche ed ispezioni da parte dell’Asl nei tre mesi e mezzo di lavoro. Il progetto ha avuto un costo complessivo di 49.700,00 mila euro. La disponibilità di risorse economiche è derivante dagli introiti della Copertura finanziaria nel Fondo vincolato 280.110.810 “Dipartimento di Prevenzione – D. Lg.vo 194/2008” in linea con la previsione di destinazione delle somme introitate dalle Asl.

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