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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Ceglie Messapica

Ruba una carta di credito al bar e poi va a fare una maxi-spesa all'ipermercato

CEGLIE MESSAPICA – Week-end col botto per una coppia di incensurati di Ceglie Messapica, che dopo il furto di una carta di credito a Villanova, si erano spostati al centro commerciale Emmezeta-Conforama di Fasano dove avevano fatto subito spesa grossa per ben 1200 euro, dai calzini al televisore al plasma, accompagnati da parenti stretti risultati comunque estranei al furto. Lui invece, Pietro Semeraro di 28 anni, è stato arrestato al termine di una dettagliata confessione e trasferito al carcere di Brindisi per furto pluriaggravato e indebito utilizzo di carta di credito. Lei, G.B. di 23 anni, è stata solo denunciata a piede libero per l’uso indebito della carta.

CEGLIE MESSAPICA – Week-end col botto per una coppia di incensurati di Ceglie Messapica, che dopo il furto di una carta di credito a Villanova, si erano spostati al centro commerciale Emmezeta-Conforama di Fasano dove avevano fatto subito spesa grossa per ben 1200 euro, dai calzini al televisore al plasma, accompagnati da parenti stretti risultati comunque estranei al furto. Lui invece, Pietro Semeraro di 28 anni, è stato arrestato al termine di una dettagliata confessione e trasferito al carcere di Brindisi per furto pluriaggravato e indebito utilizzo di carta di credito. Lei, G.B. di 23 anni, è stata solo denunciata a piede libero per l’uso indebito della carta.

A capo di tutto sono venuti rapidamente i poliziotti del commissariato di Ostuni, dove attorno alle 20 di ieri sera si è recata la vittima del furto accompagnata dal marito. La signora ha raccontato agli investigatori che, mentre si trovava in un affollato e noto bar gelateria della marina di Villanova, aveva lasciato per un attimo la borsa incustodita. Quindi, successivamente, si era resa conto che era sparito il portafogli. Il primo passo è stato quello di tentare di rintracciare la carta di credito contenuta nella borsa, perché di danaro contante ve ne era poco.

Grazie ai dati forniti dalle vittime e ai sistemi di ricerca utilizzabili dalle forze dell’ordine e dal servizio di sicurezza dell’ente che aveva fornito la carta, si è appurato che poco prima la stessa era stata usata nel centro commerciale tra Fasano e Savelletri. Immediatamente dal commissariato è partita una volante che ha raggiunto l’ipermercato, e interrogando rapidamente il personale di casa e i responsabili dei negozi, è stato possibile ottenere subito un identikit degli utilizzatori della carta di credito.

I quali erano ancora in giro a fare provviste per se stessi ma anche per due bambini. Tutto era stato progressivamente caricato nell’auto di proprietà di un congiunto della coppia, che per la fruttuosa passeggiata domenicale si era mossa con famiglia al seguito. Pietro Semeraro ha dovuto vuotare il sacco in tutti i sensi, prima quello della spesa fatta a sbafo, e poi quello del resoconto delle malefatte cominciate nel bar di Villanova.

Il giovane cegliese ha ammesso di essersi impadronito del portafogli lasciato incustodito, e poi di essere uscito da solo dal bar, prima di fermarsi a 200 metri di distanza, in un parcheggio, dove aveva esaminato con calma il contenuto: documenti, 12,50 euro in banconote e monete, tutto gettato via, e la carta di credito che ha deciso di usare immediatamente prima che la vittima la bloccasse, scoprendone il furto. Tornato al bar, Semeraro aveva fatto sgomberare fidanzata e parenti, e tutta la comitiva si era diretta velocemente verso Fasano.

E lì Semeraro e compagna di sono concessi di tutto. Leggere un elenco è sempre un po’ noioso, ma questa volta ne vale la pena: 1 televisore al plasma, 1 forno a microonde, 1 lettore Dvx, 5 paia di scarpe ginniche griffate da donna, uomo e bambino, 1 livella, 1 risma di 500 fogli bianchi, 3 confezioni contenente 2 paia di calzini, 1 paio di calzini da uomo colore bianco, 5 confezioni contenenti 3 pezzi di slip da uomo, 1 tuta ginnica maschile marca griffata, 1 maglietta maschile di colore blu griffata, 1 maglietta maschile di colore bianco griffata, 3 magliette maschili colore blu griffate, 3 magliette maschili, 1 maglietta maschile griffata, 1 pantalone ginnico maschile griffato, 6 confezioni contenente indumenti intimi da uomo e bambino, 1 tuta ginnica maschile griffata, 1 confezione contenente un accappatoio per neonato.

Poi anche 1 completino da bambino, 2 confezioni contenente 2 body neonato, 5 completini per bambina, 3 magliette da donna griffata, 2 magliette bambina, 2 pantaloni bambina, 1 pantaloncino bambina, 1 completo donna, 1 gonna bambina, calzini da donna, slip, reggiseni, olio per il corpo, crema solare, vari fondotinta, crema per il viso, ombretto, rossetto, alcuni mascara di marca e, persino una pinzetta per le ciglia. Tutto è stato restituito dalla polizia al direttore dell’ipermercato, mentre la derubata non ha potuto ricevere indietro la carta di credito, che Semeraro ha detto di avere gettato nel water di una toilette dell'ipermercato.  Ma tanto era stata nel frattempo bloccata.

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