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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Stupefacente tsunami di marijuana

LECCE - Sotto le stelle, una valanga di droga. Notte movimentata sulle coste del Salento. Dal mare spunta una montagna di marijuana. All’alba scattano le prime segnalazioni a carabinieri e Guardia di finanza. Così i mercanti da sbarco lasciano armi e bagagli sugli scogli. Due i sequestri, per oltre 500 chili complessivi di “erba” freschissima, proveniente dall’Albania e destinata a invadere le piazze dello spaccio delle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Il primo grosso quantitativo di marijuana, più di 335 chilogrammi, custodito in 12 borsoni e diversi pacchi, è stato scoperto dai carabinieri alle prime luci del giorno a Gagliano del Capo, sulla scogliera di Punta Ciolo, che si erge a picco sul mare.

LECCE - Sotto le stelle, una valanga di droga. Notte movimentata sulle coste del Salento. Dal mare spunta una montagna di marijuana. All’alba scattano le prime segnalazioni a carabinieri e Guardia di finanza. Così i mercanti da sbarco lasciano armi e bagagli sugli scogli.  Due i sequestri, per oltre 500 chili complessivi di “erba” freschissima, proveniente dall’Albania e destinata a invadere le piazze dello spaccio delle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Il primo grosso quantitativo di marijuana, più di 335 chilogrammi, custodito in 12 borsoni e diversi pacchi, è stato scoperto dai carabinieri alle prime luci del giorno a Gagliano del Capo, sulla scogliera di Punta Ciolo, che si erge a picco sul mare.

I militari del Nor della Compagnia di Tricase hanno sequestrato la droga che presumibilmente proviene dall'Albania. Si ipotizza che il carico sia stato portato sulla scogliera da trafficanti per essere nascosto in un punto concordato con una organizzazione locale che si sarebbe poi occupata dello spaccio e che lo avrebbe recuperato successivamente.

I militari della Compagnia di Tricase sono stati allertati da una telefonata anonima che segnalava uno strano movimento che si stava verificando sul litorale in località “Ciolo”.

La zona, non nuova a vari episodi e ben conosciuta per i frequenti sbarchi di extracomunitari è molto praticata. Ma all’atto dell’intervento dei militari sul posto la sorpresa è stata grande. Infatti questi hanno trovato nascosti in un anfratto roccioso della frastagliata costa di quel tratto di mare alcuni grandi borsoni, già in passato utilizzati per trasportare materiale illegale.

Dalla prima verifica la conferma, in ogni borsone si contavano circa 30 kg di marijuana perfettamente sigillata per affrontare la traversata. Complessivamente sono stati ritrovati 12 borsoni per un totale di circa 350 chili di marijuana. Il carico, destinato forse alla malavita locale o in transito per altre destinazioni, è stato recuperato dai carabinieri e in considerazione dell’ingente quantitativo, questi si sono messi subito alla ricerca di eventuali imbarcazioni o mezzi sopraggiunti da terra, ma invano.

Non si tratta certo del primo sbarco di stupefacenti, ma il quantitativo di oggi è rilevante. L’attività investigativa sarà coordinata dalla locale Dda. Un secondo ingente quantitativo di marijuana, 200 chilogrammi, è stato poi sequestrato dalla Guardia di Finanza nel Salento nella stessa zona di Punta Ciolo (a nord di Santa Maria di Leuca) dove i carabinieri hanno scoperto questa mattina tra gli scogli borsoni contenenti altri 335 chilogrammi della stessa sostanza. Il secondo ritrovamento è stata fatto da unità aeronavali e pattuglie dei finanzieri in servizio di ricognizione nel Canale d'Otranto e sulla costa.

I militari hanno scoperto e sequestrato un gommone oceanico da 7 metri, dotato di un potente motore da 225 cv lasciato a ridosso della costa e nei dintorni nove borsoni contenenti i 200 chili dello stupefacente che anche in questo caso sarebbe di origine albanese. Non è certo la prima volta che le coste dell’alto e basso Salento sono fatte oggetto di sbarchi di droga così significativi. Tra i sequestri record più recenti, quello che alcune settimane fa avvenne nel Parco delle Dune Costiere di Ostuni e Fasano: scovando tra la fitta vegetazione dell’oasi, i finanzieri rinvennero oltre una tonnellata e mezza di marijuana, suddivisa in 47 pani, per un valore commerciale di oltre 10 milioni di euro.

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