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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Donaci / Via Armando Diaz

Causa persa dal Comune per rudere: chiesti 800 mila euro."Rischio dissesto"

E'una sentenza ingiusta quella che ha condannato il Comune di San Donaci a risarcire di quasi 800 mila euro i proprietari di una struttura in degrado, una sentenza che rischia di metterci in ginocchio. Abbiamo presentato ricorso ma il giudice si esprimerà a novembre del 2016 e nel frattempo i proprietari hanno inviato una lettera di diffida in cui chiedono il pagamento della somma, subi

SAN DONACI – “E’ una sentenza ingiusta quella che ha condannato il Comune di San Donaci a risarcire di quasi 800 mila euro i proprietari di una struttura in degrado, una sentenza che rischia di metterci in ginocchio. Abbiamo presentato ricorso ma il giudice si esprimerà a novembre del 2016 e nel frattempo i proprietari hanno inviato una lettera di diffida in cui chiedono il pagamento della somma, subito. Questo provocherà seri problemi finanziari per l’Ente con conseguenze disastrose”. Il sindaco di San Donaci Domenico Fina, ha ribadito anche questa mattina in una conferenza stampa, che ha fiducia nella giustizia ma che al tempo stesso teme ulteriori azioni per il recupero del credito possano portare San Donaci al default.

“Pagare 794.446,42 euro significa dissesto finanziario con conseguente aumento di tasse e imposte e abolizione di tutti i servizi che fino a conferenza stampa san donaci-2questo momento sono stati a carico del Comune” ha aggiunto il sindaco. Questa mattina presso la sala giunta del palazzo municipale il primo cittadino ha tenuto un incontro con i giornalisti con l'intento di fare chiarezza sulla storia di un edificio che si trova proprio accanto alla sede del municipio, in via Armando Diaz.

“Nel 1980 l’amministrazione di allora decise di ristrutturare l’attuale sede del Comune e già allora (come documentato da una perizia che porta la data 10 giugno 1980), fu individuato il pericolo di crollo dell’edificio adiacente. I proprietari furono invitati a mettere in sicurezza quella struttura che, tra l’altro, non è mai stata abitata, era una stalla - racconta il sindaco -  fu messa in sicurezza ma nel tempo è andata sempre più in degrado. Poi però gli eredi hanno battuto cassa contro il Comune sostenendo che a causa di alcune infiltrazioni causate dai lavori di ristrutturazione che interessarono la struttura municipale nel 1980, quell’edificio ha subito conseguenze strutturali”. Il ricorso è stato riconosciuto dal giudice civile nel 2012 e già allora ci si pose il problema di quel che sarebbe potuto accadere se gli aventi diritto avessero proceduto, passando alla riscossione. 

Nel frattempo per circa un anno, dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco (eseguito il 9 novembre 2011) in cui furono riscontrate lesioni sulla l'interno dell'edificio-2facciata e quindi pericolo di crollo, via Diaz è stata interdetta alla circolazione stradale. L’amministrazione ha presentato ricorso contro quella sentenza ma la risposta non arriverà prima che trascorrano due anni, considerando qual è la data in cui è stato fissato l'avvio del giudizio. La sentenza di primo grado è però esecutiva.

Per un ente piccolo come il comune di San Donaci quindi sborsare una cifra di quel genere è certamente un grosso sforzo, forse insostenibile.

“Useremo tutti i mezzi a nostra disposizione per evitare un disastro simile, il Comune e i cittadini non possono finire sul lastrico per una sentenza che ci sembra per nulla giusta. Nei prossimi giorni sarà convocato un consiglio monotematico, ci auguriamo che la magistratura comprenda le nostre preoccupazioni e finisca per darci ragione”. Naturalmente così come la sentenza di primo grado può essere immediatamente esecutiva, e quindi può essere chiesto in qualsiasi momento il risarcimento degli 800mila euro, lo stesso dovrebbe essere restituito nel caso in cui il giudice dovesse rovesciare il primo verdetto. 

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