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Cronaca San Donaci

Violenta rapina in casa di anziani, presi gli autori. Incastrati da mazzo di chiavi

Per entrare in casa delle loro vittime, una coppia di anziani, erano riusciti a duplicare le chiavi dell'abitazione ma poi durante la rapina loro stessi hanno perso un mazzo di chiavi con tanto di ciondolo che riportava il nome di una loro parente. È così che, dopo mesi di indagini, due giovani (all'epoca minorenni) di San Donaci sono stati arrestati

SAN DONACI – Per entrare in casa delle loro vittime, una coppia di anziani, erano riusciti a duplicare le chiavi dell’abitazione ma poi durante la rapina loro stessi hanno perso un mazzo di chiavi con tanto di ciondolo che riportava il nome di una loro parente. È così che, dopo mesi di indagini, due giovani (all’epoca minorenni) di San Donaci sono stati arrestati perché ritenuti responsabili di sequestro di persona aggravato, rapina aggravata e lesioni personali aggravate. Nel frattempo uno dei due, che ha anche precedenti per droga, è diventato maggiorenne.

I fatti si sono verificati nella notte tra il 5 e il 6 marzo scorso a San Donaci. I due entrarono nell’abitazione della coppia di coniugi intorno alla mezzanotte. Avevano il volto coperto da passamontagna, imbavagliarono e picchiarono a sangue il marito (ultra 80enne), costrinsero la moglie con percosse e minacce a riferire dove erano nascosti i soldi. Andarono via quando ottennero ciò che volevano, il bottino fu di 200 euro e qualchecarabinieri san donaci-2 monile in oro. Il successivo sopralluogo dei carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Francavilla Fontana, diretto dal tenente Roberto Rampino e dei colleghi della locale stazione, al comando del maresciallo Francesco Lazzari, accertò che su porta e finestre non c’erano segni di effrazione. Dal colloquio con le vittime emerse che gli anziani, per abitudine, durante la mattinata lasciavano le chiavi di casa inserite nel nottolino per permettere ai figli o parenti di entrare senza dover suonare. Si accertò che la mattina prima della rapina la chiave era stata trovata per terra vicino la porta.

I militari ebbero il sospetto che qualcuno conosceva l’abitudine della coppia e che aveva potuto duplicare le chiavi. Furono così interpellati i titolari di negozi di ferramenta del posto, nel frattempo in casa delle vittime era stato trovato e sequestrato un mazzo di chiavi che non apparteneva a nessuno della famiglia e che aveva un ciondolo con un nome di donna. Uno dei commercianti raccontò di due ragazzi che erano andati pochi giorni prima per duplicare una chiave. Il cerchio pian piano si strinse intorno ai due minorenni, uno dei quali abita proprio a 50 metri (in linea d’aria) dalla coppia di anziani rapinata. Una parente di questi ha il nome trovato sul portachiavi. Questi e altri elementi raccolti durante le indagini hanno permesso di incastrare i due giovani che ieri sono stati raggiunti da una misura cautelare di affidamento in comunità, emessa dal gip Anna Carbonara su richiesta del pm Addolorata Colluto del Tribunale dei minori. Uno è stato trasferito in una comunità per minori di Mesagne, l’altro in una di Lecce.

I carabinieri della stazione di Tuturano hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Brindisi nei confronti di Nicola Doria, 54enne del posto. Deve scontare la pena residua di 1 anno, 4 mesi e 16 giorni di reclusione, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (reato commesso a Brindisi l’1 ottobre del 2013). Per lui sono stati disposti i domiciliari

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