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Cronaca

Santa Teresa: Emiliano vincola il finanziamento, Provincia spiazzata

C’è un colpo di scena nella vertenza Santa Teresa che di fatto vanifica l’accordo raggiunto lo scorso 25 luglio al termine di un vertice in prefettura

BRINDISI – C’è un colpo di scena nella vertenza Santa Teresa che di fatto vanifica l’accordo raggiunto lo scorso 25 luglio al termine di un vertice in prefettura. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha vincolato lo sblocco dei 5,8 milioni di euro destinati alla Provincia di Brindisi solo ed esclusivamente al risanamento della società partecipata.

Attraverso una nota arrivata nella tarda mattinata di oggi (27 luglio) al prefetto Annunziato Vardè e al presidente dell’ente, Maurizio Bruno, il governatore ha chiarito che quei soldi dovranno essere utilizzati per risollevare le sorti della Santa Teresa e dei suoi 122 dipendenti. Si tratta di una chiara inversione di rotta rispetto al documento sottoscritto in prefettura anche, fra gli altri, dall’assessore regionale al Lavoro Sebastiano Leo.

Sulla base di quell’accordo (recante le firme dei rappresentanti di Regione, Provincia e delle organizzazioni sindacali, ad eccezione del Cobas) una parte de finanziamento sarebbe stata utilizzata per prorogare di altri due mesi i servizi espletati dalla Santa Teresa, mentre quella restante sarebbe confluita nel calderone del bilancio provinciale, garantendo così gli stipendi dell’intero personale dell’ente. Ma adesso cambia tutto. Sorpreso dall’intervento di Emiliano, Maurizio Bruno ha convocato per la mattinata di domani una riunione della conferenza dei capigruppo durante la quale si deciderà il dà farsi in vista del consiglio provinciale in programma venerdì prossimo (29 luglio).

“I nostri tecnici – spiega a BrindisiReport Maurizio Bruno – stavano predisponendo la delibera da portare in consiglio provinciale, alla luce dell’accordo raggiunto in prefettura. Ma la nota del presidente Michele Emiliano cambia completamente il quadro”. Fino allo scorso giugno, in realtà, la stessa Provincia era favorevole a immettere per intero nelle casse della Santa Teresa quei 5,8 milioni di euro stanziati originariamente per la realizzazione di un impianto di compostaggio il cui progetto da anni è naufragato. Ma le carte si rimescolarono un paio di settimane dopo, quando i nuovi tagli (pari al 150 per cento) delle entrate destinate alla Provincia di Brindisi misero l’ente in ginocchio.

A quel punto è spuntata l’ipotesi (osteggiata con forza dai dipendenti della Santa Teresa) di pagare con una consistente fetta del finanziamento  sbloccato la regione le funzioni non fondamentali della provincia (per quelli fondamentali, fra cui l’edilizia scolastica, la viabilità ed alcuni servii a pagamento, il governo aveva già stanziato un milione di euro), riservando il resto alla Santa Teresa. 

“Senza i soldi sbloccati dalla Regione – spiega Bruno – ci ritroveremo in una situazione di squilibrio. Avremmo difficoltà anche a pagare gli stipendi dei dipendenti”. A detta di Bruno, non è “tecnicamente” possibile vincolare il finanziamento ad un solo utilizzo. “Attraverso la manovra finanziaria – dichiara Bruno – il governo ha dato la possibilità di sbloccare tutte queste risorse che servono ai bilanci delle provincie. A noi servono per la Santa Teresa ma anche per gli stipendi del personale. Non possiamo vincolarli per intero”. La questione, dunque, verrà affrontata domani dai capigruppo. Ma sciogliere questa intricata matassa non sarà affatto semplice. 

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