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Cronaca

Sbarco di clandestini nella tempesta

BRINDISI - Terzo sbarco di migranti, in pochi giorni, sulla costa a sud di Brindisi, in località Cerano, in una serata di mare in tempesta e pioggia. Alcuni stranieri sono stati individuati dalla polizia stradale e altri dai carabinieri. Ne sarebbero stati bloccati all’incirca dieci, ma il bilancio è destinato a salire. Non c’è traccia alcuna dell’imbarcazione che ha condotto gli stranieri sulle spiagge della zona.

BRINDISI - Terzo sbarco di migranti, in pochi giorni, sulla costa a sud di Brindisi, in località Cerano, in una serata di mare in tempesta e pioggia. Alcuni stranieri sono stati individuati dalla polizia stradale e altri dai carabinieri. Ne sarebbero stati bloccati all’incirca dieci, ma il bilancio è destinato a salire. Non c’è traccia alcuna dell’imbarcazione che ha condotto gli stranieri sulle spiagge della zona.

Stasera come nelle altre due precedenti occasioni, probabilmente, gli scafisti hanno fatto scendere i passeggeri e sono scappati via. Di differente rispetto agli altri due casi c’è il maltempo, e il mare grosso che costoro hanno dovuto affrontare, mettendo sul serio a repentaglio le proprie vite. Non si hanno notizia al momento di vittime o dispersi.

Sono state le forze dell’ordine ad avvistare un gruppetto sparuto di immigrati che percorrevano a piedi sempre la stessa provinciale, quella che da Cerano conduce a Tuturano. Alcuni di essi erano bagnati e infreddoliti, ma erano tutto sommato in buone condizioni di salute. Le ricerche, ad ogni modo, sono tuttora in corso.

L’ultimo sbarco risale al 5 novembre scorso. Erano in tutto 26 stranieri, tutti di provenienza mediorientale. Fra essi c’erano anche due minori, gli unici a non venire rimpatriati, anche una volta identificati. Il 25 ottobre, invece, ne erano arrivati 51, sempre nella stessa zona. Tutti avevano raccontato la stessa storia, una volta in questura: avevano detto di essere partiti dalla Grecia e di essere stati lasciati vicino alla riva.

La frequenza degli arrivi cresce in maniera allarmante. Del resto non è una novità che il trasporto in condizioni allucinanti di “merce umana” sia uno dei business più proficui per le organizzazioni criminali che vendono a persone disperate il sogno di una nuova vita in Europa, attraverso l’Italia. Hanno scelto il Brindisino, come ai tempi delle bionde, per eludere i controlli: una ragione ci sarà.

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